Firenze, 18 febbraio 2008- Trent’anni di Confederazione italiana agricoltori della Toscana per sostenere un’agricoltura che si è trasformata nel corso dei decenni, ma che oggi come allora ha problemi da risolvere per quello che sempre più è un settore importante e vitale per l’economia. Si sono aperte con il convegno di oggi a Firenze, presso la sede della Banca MPS, le iniziative per celebrare i tre decenni della Cia regionale, una forza rurale che è nata nel 1978 grazie alla costituente fra l’Alleanza contadini, la Federmezzadri e l’Uci, da chi ha vissuto in prima persona la Resistenza e le lotte contadine.
Allora, nel ’78, si chiamava Cic, Confederazione italiana coltivatori e contava 38.180 soci, 12.800 titolari di tessera, 14.850 coadiuvanti e 10.450 pensionati. Oggi la Cia è una forza sindacale moderna e al passo con le esigenze del settore e i numeri in Toscana ne fanno una delle prime organizzazioni di categoria in Italia: 84.598 iscritti, 21.450 titolari di impresa; 13.126 donne (di cui oltre la metà titolari di impresa), 2.425 giovani e 75.863 pensionati; oltre a 53 sedi provinciali.