di Giada Primavera
Ma è proprio vero che la danza è la Cenerentola dell’Arte Italiana? A giudicare dalla terza edizione, presentata oggi alla stampa, di Danza in fiera – Fortezza da Basso, 21/24 febbraio – sembrerebbe proprio di no. 250 espositori per 7 padiglioni ed altrettanti palcoscenici per aprire letteralmente le danze a più di cinquecento eventi tra lezioni, concorsi, spettacoli per tutti, davvero tutti, appassionati – professionisti e non – di quest’arte che in sé raccoglie disciplina, tecnica, divertimento, studio, armonia, sentimento, umiltà.
A tutto questo, però, già ci avevano abituati il patron Sanesi e le passate edizioni. La novità sta nelle “ospitate” d’eccellenza: protagoniste indiscusse saranno, infatti, le Compagnie di Balletto delle Fondazioni Lirico Sinfoniche Nazionali fra cui il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro alla Scala di Milano, l’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona e il Teatro Massimo di Palermo che inaugureranno, alle 19:30 di giovedì, un Galà di sicura suggestione, commentato dalle voci celebri di RDS: Rosaria Renna e Francesco Pasquali.
In effetti, al di là delle necessarie presentazioni di rito, durante la conferenza stampa, a farla da padrone è stato il maestro Giuseppe Carbone, supportato dai ballerini Francesco Volpe e Gianaugusto Buongiovanni. Più volte direttore della Scala di Milano e dell’Arena di Verona, il maestro ha portato in nuce le problematiche interne di un mondo che tolti gli abiti di scena, si sente nudo di tutela: “Ormai sono tanti i giovani che si accostano alla danza: per il nostro concorso “Expression” del 23/24 febbraio, a Danza in Fiera abbiamo 170 presenze solo per la danza classica.
Eppure i ballerini non rappresentano una categoria protetta: le compagnie scarseggiano in Italia, i corpi di ballo tendono a chiudere per ragioni economiche: pensate solo che all’Arena di Verona verranno licenziate 350 persone ovvero parte del nostro patrimonio artistico. Un patrimonio comune, italiano. Perché i nostri giovani sono costretti a fuggire all’estero? Non si può più fare finta di niente”. E proprio per questo, per non far finta di niente, giovedì 21 alle 16:30 si terrà una tavola rotonda, madrina Carla Fracci – cui l’assessore Giani consegnerà “Le chiavi della città” per l’interesse continuativo dimostrato a Firenze – dal titolo: “L’arte della danza ed il suo futuro in Italia”.
All’interno della kermesse, ballerini del calibro di Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko e Mischa van Hoecke; coreografie di Rubén Celiberti e musiche di Carlos Gardel e Astor Piazzolla per lo spettacolo “Amor de Tango”, del Balletto di Milano; il succitato concorso Expression, con partecipazioni da tutto il mondo e una giuria d’eccezione presieduta dal Maestro Giuseppe Carbone e composta da Daniel Agesilas, Victor Ullate, Vladimir Vasiliev e molti altri. Per non parlare dei maestri di Ballando con le Stelle, Simone di Pasquale, Samanta Togni, Ola Karieva e Mauro Rossi.
Frederic Olivieri, Direttore del Dipartimento Danza e della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, terrà lezioni gratuite di classica aperte a tutti; Irene Pallares, di Reggaeton. E poi ballo Country dei Cowboy americani, Butho giapponese, danze storiche del ‘600, trucchi e parrucchi della Scala di Milano che esporrà anche preziosissimi abiti di scena.