300 gr. di riso
1 litro di latte
2 uova
farina bianca
zucchero semolato
1 arancia
1 limone
sale
olio d'oliva
Lo so, lo so. A Firenze si fanno a San Giuseppe le frittelle, il 19 marzo. Ma perché non cominciare adesso a sperimentare la nostra abilità, in modo da perfezionare la ricetta ed essere pronti per la festa del babbo?
Io non le so fare. Mi succede sempre che il riso “addura” e sembra di mangiare una pannocchia cruda di mais. Di solito mi rivolgo al duo familiare più collaudato: i miei nonni materni.
Mio nonno pensa al riso, mia nonna impasta e frigge.
Cuocere il riso nel latte è il passo più importante, ma anche il più rischioso. Quante volte ho bruciato il fondo della pentola, conferendo quel sapore di affumicato alle mie frittelle! O quante volte non ho cotto bene il riso o ho messo troppo poco latte, e il riso si è incrudito, cioè mi si è spappolato fuori e rimasto crudo dentro.
Questa è una ricetta così antica che se ne trova traccia perfino nel “Libro de arte coquinaria” di Maestro Martino de’ Rossi, un ticinese, cuoco degli Sforza a Milano:“Fa’ cocere il riso molto bene ne lo lacte, et cavandolo fora per farne frittelle observerai l’ordine et modo scripto di sopra (cioè “fare le frittelle tonde con mano overo in quale altra forma ti piace, mettendole a frigere in bono strutto o botiro, overo in bono olio”) , excepto che non gli hai a mettere né caso né altro lacte”.
Il tipo di riso da usare è quello Originario, molto amidoso e dai chicchi piccoli.
Una volta lessato il riso, lo si può aromatizzare con una stecca di vaniglia a piacere.
Mi raccomando di farlo freddare bene prima di buttarci le uova, che altrimenti cuocerebbero.
Ottenuto il nostro impasto giallo e profumato, lo si deve abbandonare a sé stesso per un’ora. Ora nella quale di solito io cerco di ritrovare la cucina sotto alle macerie! Questa ricetta purtroppo genera un caos inimmaginabile nella nostra plancia di comando. Ma coraggio, il risultato a volte vale la fatica di rimettere a posto.
E ora si frigge. Olio d’oliva o anche di arachide. Temperatura giusta.
Friggete il composto a cucchiaiate nell'olio bollente. Quando le nostre frittelle saranno di un bel colore dorato scuro, vanno scolate su carta assorbente, spolverate di zucchero e mangiate!
Vanessa Bof