Firenze 13 febbraio 2008- Nell’attuale quadro di stabilità del sistema immobiliare toscano e di difficoltà economiche da parte di un numero crescente di famiglie, assume sempre più importanza la figura dell’agenzia immobiliare, così come diventano necessarie pratica chiare, semplificate e più economiche per effettuare i contratti e gli adempimenti davanti a un notaio. Proprio per raggiungere questo obiettivo, venerdì 15 febbraio (ore 15-19.30), si svolgerà all’Hotel Baglioni di Firenze, in piazza dell’Unità Italiana 6, il convegno formativo organizzato dal collegio regionale Fiaip Toscana, intitolato “Contratti e nuovi adempimenti.
Notai e agenti immobiliari a confronto”. Al convegno parteciperanno il presidente regionale Fiaip Stefano Bertelli; l’onorevole Andrea Lulli della X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati e Luciano Passuti, presidente onorario Fiaip. Coordinerà gli interventi il vicepresidente Fiaip Firenze, Giuseppe Goffredo. Fra gli interventi tecnici: Armando Barsotti, coordinatore dell’ufficio studi nazionali Fiaip; il notaio Pasquale Marino, segretario del Collegio notarile di Firenze, Prato e Pistoia e docente della scuola di notariato di Firenze; il notaio Riccardo Cambi consigliere del collegio notarile di Firenze, Prato e Pistoia e docente della scuola di notariato di Firenze; il notaio Gian Vittorio Cafagno, coordinatore della commissione legislativa del Consiglio nazionale del notariato.
Concluderà il presidente nazionale Fiaip Franco Arosio. Seguirà il dibattito. Continua a restare stabile e a non crescere il numero delle compravendite in Toscana, come d’altronde in buona parte d’Italia. Si conferma così una situazione di stallo che va avanti, per il settore residenziale, commerciale e produttivo, sin dal 2006, e che è affiancata dal calo delle compravendite relative agli uffici (settore terziario). I dati dell’Agenzia del territorio, relativi al primo semestre 2007, parlano di 28.153,24 transazioni normalizzate nel settore residenziale in Toscana (con un picco massimo di 6.834,34 a Firenze e minimo di 1.446,84 a Massa).
Per gli altri settori le cifre scendono: 841,45 transazioni per gli uffici e per il settore terziario (picco massimo di 168,46 a Firenze e minimo di 46,50 a Pistoia); 119,74 per i centri commerciali (picco massimo di 37 a Livorno e minimo di 1 a Siena); 1878,97 per negozi e laboratori (picco massimo di 573,64 a Firenze e minimo di 93,56 a Massa Carrara); 263,78 per i capannoni industriali (picco massimo di 63,42 a Firenze e minimo di 4,68 a Grosseto); 338,57 per altri edifici industriali (picco massimo di 78 a Firenze e minimo di 8 a Pistoia) e infine 4.415,09 per i magazzini (picco massimo di 1.064, 58 a Firenze e minimo di 198,95 a Pistoia). Già i dati precedenti del Rapporto Immobiliare 2007 dell’Agenzia del territorio (relativi questi al 2006), anticipavano un sostanziale stallo, con un aumento del 2,8% nel numero di transazioni normalizzate del settore residenziale in Toscana (+4,7% analizzando le città capoluogo e +1,9% nelle relative aree periferiche), e con un picco massimo di +15,6% a Prato e un minimo del -1,7% a Lucca (-7% a Siena, analizzando la sola città, senza l’hinterland).
In totale (dati 2007 relativi all’anno precedente) le transazioni normalizzate in Toscana, per il settore residenziale, sono state 55.973,17 (picco massimo di 13.087,36 a Firenze e minimo di 2.956,21 a Massa). Si è comprato e venduto di più nelle aree periferiche (37.099,23 transazioni), che nelle città capoluogo (18.873,94 transazioni). Analizzando gli altri settori del mercato toscano, le transazioni sono state nel 2006: 1496,96 per uffici e terziario (picco massimo a Firenze con 373,15 e minimo a Massa con 82,23), con un calo rispetto all’anno precedente del -8,4%.
Per il settore commerciale sono state 4.171,12 (picco massimo a Firenze con 1.141,29 e minimo a Massa con 212,65), con un aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Per il settore produttivo infine sono state 1.342,46, con un picco massimo di transazioni a Firenze (327,23) e minimo a Massa (34,75) e un aumento dell’+1,9% rispetto all’anno precedente.