“Skin” è l’elegante tovaglietta in pelle con particolari agganci in argento per tenere fermi gli oggetti in situazioni di mare mosso. “Io vedo” è un tavolo in legno con inseriti all’interno led ricoperti da lastre di vetro che permettono una tenue illuminazione. Stoneport è un passamani tientibene che illumina, sostiene e crea un percorso. “Tobe free” è un contenitore per scarpe risparmia posto. Quadrò è il raffinato vassoio in argento con incastri per fermare i bicchieri e le bottiglie in caso di mare in burrasca.
Queste sono solo alcune delle idee concepite dai giovani designer del Dipartimento di Tecnologia dell’Architettura e Design dell’Università di Firenze, che con Firenze Tecnologia sono coinvolti nel progetto TIMONA.
Nella foto il Vassoio Quadrò - allievo designer Roberto Faggiano per Foglia Argenteria
L’obiettivo è accrescere la competitività del settore nautico, grazie alle nuove opportunità offerte dal settore dell’artigianato artistico. Per promuovere il progetto, Firenze Tecnologia e l’Università di Firenze partecipano alla sesta edizione di Seatec, la rassegna internazionale di tecnologie e subfornitura per la cantieristica navale e da diporto, organizzata da CarraraFiere, che si terrà a Marina di Carrara dal 7 al 9 febbraio 2008.
In occasione di Seatec, Firenze Tecnologia organizza anche il workshop di presentazione del progetto. L’incontro dal titolo “Innovazione a gonfie vele: Prototipi di design per la cantieristica” si tiene sabato 9 febbraio 2008, dalle 11 alle 13, a Seatec. “Mi piace sottolineare che i prototipi sono stati realizzati da un gruppo di 40 studenti, con il coordinamento di professori e designer di successo – commenta Giovanni Nebiolo, amministratore delegato di Firenze Tecnologia – si tratta di un’opportunità per far emergere la creatività dei nostri giovani più promettenti, una creatività che trova concretezza nelle idee progettuali poi rivolte alle imprese di un settore trainante come quello nautico”.
L’obiettivo è quello di rafforzare l’appeal e la visibilità delle imprese coinvolte e, in generale, delle imprese presenti sul territorio, cercando di valorizzare la qualità ambientale della produzione. Particolare attenzione è stata dedicata alle opportunità di impiego di materiali innovativi attraverso la divulgazione degli archivi esistenti sul territorio, come MaTech Point gestito da Firenze Tecnologia e l'Archivio Virtuale dei Materiali, del Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento.
“I nuovi materiali forniscono gli stimoli necessari per creare sinergie tra ambienti di produzione diversi – conclude Nebiolo – stessi materiali, non solo producono applicazioni innovative in industrie molto differenti tra di loro quali, tecnologie dell'informazione, nautica, artigianato artistico, cosmetica, moda, ma si caratterizzano anche per il fatto di poter generare, potenzialmente, applicazioni radicalmente nuove, oltre a favorire lo sviluppo di interi nuovi settori di attività”.