285 pagine, circa 400 foto a colori, la ricostruzione delle trasformazioni dell’ambiente in Toscana, il racconto della nascita dei Parchi, la descrizione di tutte le aree protette della Regione, la proposta di tre aree omogenee di trasformare in nuovi parchi regionali (Val di Cornia, Amiata-Val d’Orcia e Chianti). Un anno di lavoro, e la collaborazione di Federparchi e del sistema regionale delle aree protette, ha permesso a Erasmo D’Angelis di pubblicare il più completo e aggiornato reportage sulla natura della Toscana (Parchi nazionali e Regionali, Aree protette, Oasi e Riserve naturali) con notizie e informazioni utili a stimolare la conoscenza diretta del fantastico mosaico di natura e di beni archeologici, storici e artistici.
Oggi il sistema regionale delle aree protette in Toscana è un sistema territoriale costituito da 3 Parchi nazionali, 3 Parchi regionali, 3 Parchi Provinciali, 31 Riserve dello Stato, 42 Riserve provinciali 52 ANPIL (Aree Naturali Protette di Interesse Locale) per una superficie complessiva di circa 225.000 ettari che corrisponde a quasi il 10% dell’intero territorio regionale con molte e diverse valenze ambientali: montagna, costa, isole, aree collinari, zone umide, aste fluviali etc.
Una finestra sulle emozioni che offre la Toscana dei paesaggi inimitabili e degli ambienti più amati nel mondo, sulla loro storia, bellezza e unicità, con una straordinaria narrazione fotografica del patrimonio di diversità biologica, paesistica e culturale.
Il libro, “La Toscana dei Parchi, storia, ambiente e tutela del bel paesaggio”, è stato presentato stamattina in Consiglio Regionale alla presenza dell’autore e dell’On. Ermete Realacci, del segretario dell’Autorità di Bacino Giovanni Menduni, del consigliere regionale Fabio Roggiolani, del responsabile del settore “tutela e valorizzazione delle risorse ambientali” della Giunta regionale Edoardo Fornaciari e di Roberto Mari della Giunti Editore. “La Toscana – ha spiegato Erasmo D’Angelis – è un bene prezioso, universale.
È una delle più felici sintesi della presenza di beni storici, architettonici e artistici, straordinari per ricchezza e densità, all’interno di contesti naturali modellati da una sapiente azione dell’uomo e dalle trasformazioni millenarie della natura. È il territorio più rappresentativo del bel paesaggio nei suoi aspetti migliori. Basterebbe questo per giustificare la pubblicazione del libro. Ma c’è una motivazione in più: la Toscana non è una cartolina ma una grande opera d’arte collettiva.
Il repertorio di ecosistemi naturali che racchiudono la sintesi di quasi ogni tipologia di ambiente, è il risultato di una profonda influenza dell’uomo nel corso dei secoli. Ogni paesaggio è anche un sistema culturale che racchiude tante storie contemporaneamente, frutto di un equilibrio tra fattori fisici e ambientali, e di un lungo processo di trasformazioni, modificazioni, adattamento. E’ un omaggio alle molte generazioni che hanno permesso alla Toscana di restituire al mondo intero l’immagine del territorio della sostenibilità, ancorché in alcuni casi sporcato da insediamenti urbanistici disordinati e da speculazioni sulle quali la Regione con il nuovo Piano di Indirizzo Territoriale sta mettendo la parola ‘fine’”.
“E’ un omaggio ad una cultura che ha saputo conservare antichi equilibri, risparmiandoci almeno in parte quei cambiamenti dirompenti che hanno devastato l’Italia dove sono mutati paesaggi che oggi non sappiamo neanche più come chiamare. Il ricordo più affettuoso va all’indimenticabile Riccardo Francovich – continua D’Angelis - l’unico e vero Indiana Jones, un vulcano di passioni per la sua terra, per l’ambiente e la storia. E’ grazie a persone come Riccardo, che vedono nella difesa di ogni lembo di natura salvata, nell’istituzione di un parco o di un’area protetta, la difesa stessa dell’uomo, della sua vita e delle sue opere se ruspe, bulldozer, motoseghe e cemento non sono diventati, come altrove, l’elemento dominante del nostro bel paesaggio”.
“Nel futuro della Toscana, come dell’Italia – commenta l’On.
Ermete Realacci - ci sono la qualità delle produzioni e dell’economia e la bellezza del paesaggio che ha acquisito un ruolo sempre più significativo nelle dinamiche economiche territoriali e la cui preservazione è sempre più un bisogno primario, anche di fronte ai cambiamenti provocati dal riscaldamento globale. Oggi conta sempre di più, nella sfida della globalizzazione, scommettere sull’economia che intreccia le risorse ambientali, la gestione dell’immenso patrimonio culturale, artistico e storico, la tipicità delle produzioni agricole, la tutela del patrimonio biogenetico e naturalistico che in Toscana in grande misura mantiene ancora una naturalità.
Per questo ritengo importante il libro di Erasmo D’Angelis e ormai matura anche la nuova stagione dell’ampliamento del sistema dei parchi sia a livello nazionale che in una Regione come la Toscana”.
Per Giovanni Menduni “il racconto della Toscana dei Parchi è un contributo essenziale non solo per comprendere la dinamica dei nostri territori di pregio ma anche per capire quali azioni occorre mettere in campo per tutelare i nostri beni naturali. La grande sfida che tutti abbiamo di fronte è quella di ‘adattare’ la nostra Regione alle trasformazioni del clima.
Lungo i 242 chilometri di percorso dell’Arno, dal Falterona alla foce, stiamo lavorando per rafforzare la biodiversità e per garantire la sicurezza idraulica perché solo così riusciremo a farcela”. Per Edoardo Fornaciari “il libro presenta al meglio il nostro sistema di protezione del territorio regionale e questa pubblicazione è uno strumento indispensabile per scoprire i molteplici ambienti naturali che, per la loro ricchezza di risorse naturali e la loro bellezza, sono stati dichiarati meritevoli di speciale tutela e valorizzazione.
L’obiettivo del libro è in primo luogo quello di favorire una maggiore conoscenza delle aree naturali protette della Toscana per una fruizione mirata ed attenta da parte dei turisti amanti della natura. Contiene, infatti, indispensabili indicazioni e notizie sulle risorse naturali, sulla ricettività e sui servizi di fruizione, ed è arricchita da molte immagini suggestive che consentono di percepire, con immediatezza ed ammirazione, i grandi patrimoni di natura e paesaggio custoditi e protetti nei Parchi e nelle aree protette della Toscana”.