Tramvia: gli appuntamenti della campagna referendaria e un sondaggio pubblico

Redazione Nove da Firenze
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28 gennaio 2008 14:20
Tramvia: gli appuntamenti della campagna referendaria e un sondaggio pubblico

Firenze 28 gennaio 2008- Il 52% degli artigiani e dei commercianti del Comune di Firenze voterà, al referendum del 17 febbraio, contro la linea 2 della tramvia, che passa da piazza Duomo. E se il 30% si esprimerà a favore del progetto, il 18% si dichiara ancora indeciso. Uno su quattro degli intervistati, poi, prevede conseguenze negative sulla propria attività a causa della tramvia. Sono alcuni dei dati che emergono dal sondaggio 'L'accoglienza della linea 2 della tramvia (Duomo) da parte dei commercianti e degli artigiani fiorentini', commissionato dal capogruppo dell'Udc Mario Razzanelli all'Istituto 'Freni'.

396 i titolari che hanno accettato di rispondere ai quesiti. Da notare che questo sondaggio rappresenta la seconda parte di un'indagine svolta nel settembre 2007. In quell'occasione, emerse che il 55% dei titolari di attività produttive ritenevano che l'investimento nel progetto della tramvia non fosse giustificato. Adesso, a meno di un mese dal referendum, assistiamo a un consolidamento degli atteggiamenti avversi al percorso della linea 2 del sistema della tramvia. Se il numero degli indecisi continua a risultare significativamente contenuto, adesso si dichiarano intenzionati a votare contro il percorso che prevede l'attraversamento di piazza del Duomo due operatori economici su tre.

Si evidenzia però da parte degli intervistati la percezione di un atteggiamento della pubblica opinione prevalentemente critico nei confronti dell'intero sistema della tramvia, di cui l'opposizione al transito da piazza del Duomo rappresenta soltanto l'espressione più acuta. E non si tratta soltanto dell'opinione all'interno della fascia del lavoro autonomo, come si vede dalle posizioni eteroriferite da parte dei commercianti e dei cittadini. Ad ogni modo, in conseguenza dei lavori attualmente in corso, alcuni intervistati hanno riscontrato un crollo degli incassi intorno al 25%.

'Non si può camminare a piedi né si può circolare con la macchina. Gli anziani non vengono più!', ha risposto qualche commerciante. La maggior parte degli intervistati guarda con apprensione alla diminuzione dei parcheggi e dello spazio che rimarrà a disposizione per circolare in auto. 'La tramvia restringerà la carreggiata: diventerà impossibile parcheggiare e scaricare la merce', 'Quando inizieranno i lavori sarò costretto a chiudere il negozio perché la gente non riuscirà a passare', sono state alcune delle risposte.

Molti, poi, temono che con la tramvia i cittadini optino sempre più per i grandi centri commerciali. 'La fermata all'Ipercoop invece che all'ospedale di Torregalli rende tutto molto chiaro', ha ironizzato qualcuno.
Non è semplicemente un bus, ma un Tram-Bus: a bordo ci saranno infatti i volontari degli “Amici della Terra” con informazioni, depliant, gadget e materiale vario per rispondere alle domande sul nuovo sistema tranviario fiorentino. Il Tram-Bus farà il giro della città e dei comuni limitrofi, con soste nei luoghi più significativi.

L’iniziativa di Ataf arriva a seguito del convegno Cogito Ergo Bus, con il quale l’azienda ha offerto la possibilità di conoscere le esperienze di nuova mobilità e trasporto tranviario realizzate in tante città europee: Parigi, Dublino, Torino, Vienna, eccetera. Il tram nelle città come Nantes, Grenoble, Lione, Bordeaux, ma anche a Strasburgo, dove le strade sono strette come quelle di Firenze, “ha salvato il centro storico”, è stato detto durante il convegno. Ed a proposito di esperienze europee, la presidente di Ataf Maria Capezzuoli sottolinea che “la nuova linea di tram T2, da Issy Les Moulineux, nella cintura parigina, alla Defense, che può essere paragonata alla tratta della linea 1, Scandicci–Santa Maria Novella, ha visto aumentare enormemente i passeggeri che prima usavano altri mezzi, da 8.000 a 80mila: una cifra che si commenti da sola”.


La Camera di Commercio di Firenze organizza un incontro sul tema "La città ospitale - Riflessioni sulla mobilità nelle aree metropolitane", che si terrà giovedì 7 febbraio nell'Auditorium di Promofirenze, in via Por Santa Maria. Il governo della mobilità è un tema squisitamente sociale, che richiede ai cittadini la conoscenza dei progetti che disegneranno il futuro dell'area fiorentina, per esprimere una partecipazione consapevole ai processi decisionali. A ridosso del referendum, l'ente camerale - in un ruolo super partes - vuole creare un momento di riflessione sul tema della mobilità, attraverso un confronto che vede presenti relatori italiani e stranieri qualificati essenzialmente per le loro competenze tecniche, piuttosto che politiche.

Nel corso del convegno sarà presentato l'intero progetto "Sosta in movimento", già finanziato dalla Camera di Commercio di Firenze, ed il Piano integrato della mobilità di Firenze. La Camera di Commercio di Firenze ritiene fondamentale la partecipazione dei rappresentanti delle parti sociali - categorie imprenditoriali, rappresentanze sindacali e dei consumatori - al dibattito previsto a conclusione delle relazioni, per dar modo a tutti di esprimere le proprie opinioni e raccoglierne le proposte, in un confronto che si auspica avvenga su problemi concreti, superando le barriere ideologiche.


Ancora una volta domani, martedì 29 gennaio, il Coordinamento Cittadino di Forza Italia insieme a Forza Italia Giovani, ribadirà il proprio NO questa volta con il Gazebo al Mercato delle Cascine dalle ore 10 fino alle ore 13,30, distribuendo materiale informativo e cartoline contro il progetto delle linee della Tramvia: “Siamo convinti come Forza Italia e lo diciamo da tempo che questa tramvia non serve !! La soluzione si chiama metropolitana !! Abbiamo sempre richiesto una valutazione di altre soluzioni, come un sistema di metropolitana, perché i numeri invece dimostrano che se si vuole affrontare il problema del traffico privato a Firenze la soluzione non può che essere di area vasta, di area metropolitana appunto.

Il traffico fiorentino arriva da Prato-Pistoia ma anche da Pontassieve, dal Mugello e dal circondario empolese. Cioè da un’area metropolitana. Un’area che insiste su Firenze e che non ha, e con la tramvia non avrà, alternative all’uso dell’auto".

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