Firenze 22 gennaio 2008- Lunedì 28 gennaio si allarga il cantiere per la realizzazione della linea 1 della tramvia in viale Fratelli Rosselli, per la precisione di fronte all'intersezione con via della Scala. Questo comporterà la chiusura al traffico dell'ultimo tratto di via della Scala e quindi la ridefinizione dei percorsi del trasporto pubblico. Il tratto infatti è attualmente corsia preferenziale riservata ai bus in uscita dall'area della stazione.
Per questo , il Gruppo di Coordinamento della Mobilità ,di cui fa parte l'Ataf, ha predisposto un piano di riorganizzazione della viabilità pubblica e della sosta della zona. Per quanto riguarda i provvedimenti di circolazione, sarà chiuso il tratto di via della Scala compreso fra via Orti Oricellari e viale Fratelli Rosselli e revocata la corsia preferenziale in via Rucellai. Inoltre sarà invertito il senso di marcia in corrispondenza della cosiddetta "rotatoria Barbetti" (quella in prossimità dell'hotel Villa Medici) che sarà utilizzata dai bus in ingresso.
In dettaglio i bus in uscita dal centro continueranno a percorrere via della Scala (tratto Orti Oricellari-via Rucellai), imboccheranno via Rucellai uscendo in via Il Prato: da qui alcune linee (1, 26, 80, B e D) raggiungeranno il ponte Vespucci transitando in via Curtatone e da qui proseguiranno verso l'Isolotto. Le rimanenti linee (1, 17, 22, 26, 29, 30, 35, 57, 80, 91, 93, D e N) continueranno su via Il Prato per poi arrivare in viale Fratelli Rosselli e uscire così dal centro grazie alla realizzazione di un nuovo by-pass nel cantiere accanto alla Porta a Prato.
Cambiamenti in vista anche per le linee in ingresso città: i capolinea delle linee 9, 16, 27 e 72 saranno spostate intorno alla "rotatoria Barbetti" e istituito servizio di navetta per collegare Il Prato alla stazione di Santa Maria Novella. Per quanto riguarda la sosta, questa nuova organizzazione della mobilità consentirà l'individuazione di nuovi posti per residenti su un lato di via Rucellai. Previste novità anche nel viale Fratelli Rosselli dove spariranno i posti al centro della carreggiata in adiacenza al new jersey ma saranno realizzati nuovi posti a spina sul lato di viale Belfiore.
Un’assemblea informativa per illustrare tutta l'evoluzione tecnica dei progetti della linea 2 e della linea 3 della tramvia? Già a luglio 2007 l'Ufficio Progettazione Tramvie del Comune di Firenze si era dichiarato disponibile, rispondendo all’associazione indipendente Idra che lo sollecitava in questa direzione.
Lo scorso agosto il vicesindaco Giuseppe Matulli promise a Idra che al rientro dalle vacanze estive avrebbe soddisfatto la richiesta di un’assemblea informativa. Ancora oggi però - e siamo a gennaio 2008 - nessuna risposta, nessuna iniziativa.
«E’ banale dire che la tramvia riduce il traffico e l’inquinamento ed è un’efficace mezzo di trasporto, ma bisogna dimostrarlo con dati e argomenti trasparenti e convincenti, cosa che Legambiente e Amici della Terra non hanno fatto finora».
Così Mariarita Signorini d’Italia Nostra nazionale, Mario Bencivenni, Luciano Ghinoi e Mariarita Monaco del coordinamento dei Comitati Cittadini per il Sì alla moratoria per le linee 2 e 3 della Tramvia, criticano le recenti comunicazioni delle due associazioni ambientaliste riunite nel Comitato per il no al referendum sulla tramvia. «Si dice che la tramvia ridurrà il traffico del 4% nell’area metropolitana e fino al 50% nelle zone attraversate, ma si dimentica che lo studio dell’Ataf dell’ottobre 2006, a cui si fa riferimento, stima queste riduzioni anche in presenza di una rete forte di linee di autobus e di politiche di restrizione dell’uso del mezzo privato e finora l’amministrazione comunale non ha dato alcun segnale concreto sulla riorganizzazione del trasporto pubblico, in funzione della tramvia, né di nuove restrizioni del traffico.
Così come si dimentica che il Piano Energetico Comunale, approvato dal Consiglio Comunale nel luglio scorso - aggiunge Signorini – indica una stima ottimale di riduzione del 10% del traffico, durante la fascia oraria di punta 7,30-8,30, ma aggiunge pure che la tramvia dovrà raccogliere la domanda di mobilità che viene da nuove localizzazioni come il Palazzo di Giustizia e l’Università di Novoli, il Polo Scientifico di Sesto, che notoriamente non vengono toccati direttamente dal tracciato della linea 2 della tramvia».
Il fronte compatto, che chiede di votare il sì alla moratoria per le linee 2 e 3 della Tramvia, riprende anche la questione dell’eventuale riduzione dell’inquinamento atmosferico dovuto alla stessa. «E’ stato detto che la tramvia ridurrà gli inquinanti atmosferici e di quasi il 40% della CO2 e del 21% del PM10 – sottolinea Signorini – si cita il progetto ”Hearts” dell’OMS ma si dimentica che questo studio include nello scenario per le stime anche l’uso delle ferrovie in ambito urbano, della riorganizzazione del trasporto pubblico, dei parcheggi scambiatori, della terza corsia autostradale e addirittura del cosiddetto “Tubone”.
Si tratta quindi di un modello infrastrutturale forse futuribile perché contenuto nel Piano Strutturale, ma anche contraddittorio e improbabile a meno che gli Amici della Terra e Legambiente non pensino già che dopo il referendum Comune e Provincia riprenderanno a insistere sulla fattibilità del “Tubone”!».