Firenze– Costi di funzionamento, efficienza del servizio, difesa del suolo, tutela dei contribuenti. A che punto la revisione dei consorzi di bonifica? Quali le ripercussioni delle disposizioni previste nella Finanziaria 2008? Se ne è parlato questa mattina in commissione Agricoltura e se ne parlerà in tempi brevi in una giornata di studi in Palazzo Panciatichi. La commissione è infatti al lavoro nella realizzazione di una iniziativa che permetta di porre sotto la lente tutte le questioni del riassetto dei Consorzi di bonifica in Toscana.
“La faremo in tempi brevi”, ha annunciato il presidente Aldo Manetti (Prc), che ha confermato l’impegno in continuità con il lavoro svolto dalla precedente presidenza Remaschi (Pd). Questa mattina, Marco Betti, assessore regionale alla difesa del suolo, ha illustrato alla Commissione il quadro attuale e la proposta di riassetto, alla quale sta lavorando la Giunta regionale; ha ricordato il dibattito “ampio e controverso” e le due proposte di legge per l’abolizione dei consorzi di bonifica, presentate una dalle forze di opposizione e una dal consigliere di maggioranza Pieraldo Ciucchi (Ps) e attualmente in attesa del passaggio in Consiglio regionale.
“La nostra proposta di legge vuole soprattutto stimolare la discussione sulla riorganizzazione dei consorzi − ha detto Giancarlo Tei (Ps), segretario della commissione −.
Prima mettiamo le mani sulla questione, meglio è. La scorsa settimana, la competente Commissione della Camera ha approvato un emendamento che prevederebbe la cancellazione dei consorzi di bonifica. È inevitabile una riforma che dovrà portare ad un risparmio, unire i bacini idrografici e, dove possibile, far coincidere i consorzi con le Province”. Roberto Benedetti (An) ha confermato la necessità di una “riflessione sull’assoluta diversità della tariffazione nei vari consorzi”. Tutti temi sui quali la Seconda commissione intende lavorare in modo approfondito: “La tutela dei contribuenti − ha dichiarato Nicola Danti (Pd) −, con l’esigenza di rendere omogenea la contribuzione nei vari consorzi e ricondurla ad un principio di equità; l’incidenza eccessiva del costo di riscossione rispetto al tributo; la gestione sul territorio, con particolare attenzione alle situazioni marginali; il tema dei costi della politica, relativamente alle indennità dei presidenti dei consorzi: questioni sulle quali dovremo porre l’attenzione nella giornata di studi e con la nostra iniziativa legislativa”.
La prossima settimana, ha annunciato il presidente, la Seconda commissione, accogliendone la richiesta, incontrerà l’Urbat, l’associazione che riunisce i consorzi di bonifica toscani.
Nel corso della seduta di questa mattina, ha approvato a maggioranza la Proposta di deliberazione per la soppressione dei Consorzi associati nell'Ufficio centrale dei Consorzi Idraulici con sede in Empoli.
(s.bar)