Firenze, 14 gennaio 2008- Si avvicina l'importante sfida del Referendum cittadino del 17 febbraio, promosso per bloccare i lavori della tramvia di Firenze. Mentre continuano sui giornali interventi e interviste sul tema, sono iniziate le prime iniziative informative e di sensibilizzazione: la prossima il 19 gennaio promossa dal PD. 'Tramvia: come e perché'. E' questo il tema dell'incontro aperto che, martedì 15 gennaio alle 21 nella sala assemblee di via Bocchi 32, vedrà Giuseppe Matulli, vicesindaco del Comune di Firenze e l'ingegner Giovanni Mantovani, Coordinatore tecnico del Sistema tranviario fiorentino, ospiti del Consiglio direttivo della Uisp di Firenze.
Un incontro-confronto aperto per capire i motivi di una scelta e comprendere a fondo il futuro del trasporto pubblico nell'area fiorentina, anche in vista del referendum in programma il prossimo 17 febbraio. Le OO.SS. Or.S.A. , S.d.L. e UILTrasporti il 15 gennaio alle ore 10,30 presso il Salone del D.L.F. via L. Alamanni Firenze presentano un progetto per una diversa utilizzazione del tracciato ferroviario attuale e per un servizio integrato migliore.
«Visto che i sindaci dell'area metropolitana sono tutti così entusiasti della tramvia, perché non rispondono loro ad alcune questioni avanzate da mesi dai fiorentini?».
E' l'invito rivolto dal capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli: «Forse non sanno - ha ricordato l'esponente del centrodestra - che soltanto il 3 dicembre il vicesindaco Matulli ha annunciato che sarebbero partiti gli studi sui flussi, per capire l'impatto che le linee 2 e 3 della tramvia avranno sul tessuto urbano. I sindaci potranno spiegarci da dove passeranno le ambulanze e tutti gli altri mezzi tra la Fortezza e Careggi o in viale Giannotti. E quello che succederà a tutto il traffico che, provenendo da Firenze sud e Pontassive, si troverà poi di fronte al cappio di piazza della Libertà o ai 'tappi' di via dello Statuto, di viale Redi e viale Belfiore».
«Che dire poi dell'inquinamento acustico? - si domanda Razzanelli - con la tramvia, che occuperà il 50% delle strade, gli autobus, le ambulanze e le auto saranno perennemente in coda. Quindi, l'inquinamento atmosferico aumenterà e quello acustico raddoppierà perché al rumore delle auto si sommerà quello del tram. Inoltre spariranno gli alberi di fronte alla vasca della Fortezza e anche in piazza della Libertà. E 7mila fiorentini rimarranno senza posto auto. Che dire poi del fatto che la linea 1 non fermerà davanti all'ospedale di Torregalli? E non scordiamoci che ogni passeggero della linea 1 costerà al Comune ben 13 euro.
Poi, si spende un miliardo di euro per ridurre il traffico del 4% e basta, come ci dicono i dati Ataf». «Il vicesindaco Matulli, anziché chiedere il 'soccorso rosso', farebbe meglio a rispondere a queste domande - ha concluso il capogruppo dell'UDC - inoltre, ai cittadini del circondario dovrebbe essere spiegato che, con la tramvia, non potranno più entrare a Firenze: il numero dei passeggeri che la tramvia può trasportare è nettamente inferiore al numero delle persone che nelle ore di punta vogliono entrare o uscire dalla città».
Romeo Romei, Presidente della Federconsumatori Toscana, fa appello a tutti i consumatori e utenti Fiorentini affinché il 17 febbraio vadano a votare, esprimendo un secco NO nel referendum contro la tranvia. La realizzazione delle tre linee tranviarie nel capoluogo toscano è stata indubbiamente una scelta importante, giusta, ecologica, che Federconsumatori sostiene incondizionatamente. A Parere della Federconsumatori Toscana, la scelta di effetuare un grosso investimento a favore della tranvia, è una scelta che può, in tempi speriamo brevi, affrontare e risolvere i gravi danni che il traffico di auto, motorini e autous inevitabilmente stanno arrecando alla città.
Federconsumatori ritiene la tranvia uno strumento idoneo per il potenziamento del servizio di trasporto pubblico. Un sistema di trasporto rapido e regolare, in grado di offrire agli utenti certezze in materia di orari e frequenze che certamente migliorerà la qualità della vita dei Fiorentini in quanto permetterà di attraversare la città senza lo stress della guida, il rumore del traffico caotico e il rischio costante di incidenti. Romeo Romei, a nome della Federconsumatori Toscana chiede che siano messi in atto tutti gli accorgimenti utili per completare l’opera in tempi più brevi possibile e invita tutti i propri dirigenti, collaboratori e iscritti a mobilitarsi per una schiacciante vittoria dei No.
“Firenze è una delle città dove le auto private raggiungono la bella cifra di 290mila vetture immatricolate.
Dove arrivano in città oltre 180mila pendolari dell'auto ogni giorno. Dove circolano ogni giorno oltre 350mila auto e 190mila motorini. Un mix di veicoli privati che, sommato all'inquinamento invernale delle caldaie del riscaldamento, produce emissioni in atmosfera di CO2 che provoca gravi danni al clima per il contributo all'effetto serra e alle polveri sottili che sono generate anche dal solo passaggio sul manto stradale. Sono gravi i danni per la salute dei cittadini e per quella dei tanti monumenti della città storica.
Per questi motivi bisogna sostenere il progetto della tramvia”, affermano Piero Baronti e Sergio Gatteschi. “Quel progetto che alcuni Comitati vogliono affossare bloccando le linee 2 e 3 ridurrà significativamente il traffico privato e avrà effetti benefici in fatto di salute, inquinamento e rumore. Con la tramvia il traffico privato si ridurrà del 15% su scala comunale e del 50% circa nelle aree direttamente interessate dal nuovo tram che attraverserà Firenze. L'inquinamento da ossido di carbonio diminuirà del 43%, l'ossido di azoto del 37% e le pericolosissime polveri sottili del 21%, come da studio Ataf.
E' evidente come la tramvia servirà a ridurre l'invadenza del traffico privato e in modo più marcato l'inquinamento atmosferico”, concludono Piero Baronti e Sergio Gatteschi.
Va avanti il reimpianto degli alberi in via Novoli e lungo la pista ciclabile. E' infatti appena stato completato con una settima di anticipo rispetto ai tempi previsti il primo lotto di lavori con l'arrivo di 28 piante (22 tigli e 6 crategus varietà Paul Scarlet). Si tratta di alberi piuttosto grandi con un fusto di circa 40 centimetri di diametro.
Di alberi ne arriveranno altri 29, questa volta nel tratto di strada che arriva fino a via Stradivari. Si tratta del secondo lotto di reimpianti che sarà ultimato contestualmente al termine dei lavori del cantiere della tramvia. In questo caso i nuovi alberi sono stati piantati con una tecnica particolare e innovativa che prevede un ancoraggio sotterraneo delle piante invece che tramite l'utilizzo di pali esterni o tutori come avviene nella maggior parte dei casi.