Il Referendum sul termovalorizzatore svoltosi domenica scorsa a Campi Bisenzio ha visto la schiacciante vittoria dei no. Dopo tre giorni di silenzio, il prosindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini si e' deciso a dire la sua sull'esito e afferma di voler tenere conto del
risultato elettorale: "Pronti al dialogo sull'inceneritore. Manderemo due ingegneri alla scoperta del trattamento a freddo". Di tutt'altro avviso il Presidente della Provincia Renzi, che dice solo: "Lo faremo".
I Verdi Toscani apprezzano il segnale di apertura da parte del vice-sindaco: "Siamo convinti che si possa ridimensionare il numero e la dimensione degli impianti necessari -spiega Mauro Romanelli, Portavoce Regionale dei Verdi Toscani- che si debbano riconsiderare le localizzazioni, da quella nella piana, in zona ad alta criticità ambientale e sanitaria, a quella nella valdisieve, in un'area ad alto pregio agricolo e paesistico.
Inoltre, è necessario applicare il principio europeo della miglior tecnologia disponibile, aprendo un forum partecipato anche dai comitati e dalle Associazioni ambientaliste, che applichi valutazioni tecniche trasparenti. Siamo convinti e siamo pronti a scommettere, che da un percorso limpido e tecnicamente ineccepibile, emergerà chiaramente che gli inceneritori sono una tecnologia obsoleta, costosa e inquinante, e che oggi ci sono alternative migliori anche per lo smaltimento finale. Registriamo invece la perdurante arroganza del Presidente della Provincia, Matteo Renzi, che ormai si pone assolutamente al di fuori di ogni parametro di giudizio politico, in un delirio personalistico con sindrome napoleonica assolutamente preoccupante per lui stesso, per il partito democratico rispetto al quale ormai è solo fonte di imbarazzo, per tutto il centrosinistra, per i cittadini della provincia di Firenze che si trovano amministrati da un tale personaggio".
