Programmi della partecipazione: dare voce a chi voce non ha

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2007 16:07
Programmi della partecipazione: dare voce a chi voce non ha

FIRENZE– Dar voce a chi voce non ha. Rappresentare la sfera pubblica non solo attraverso i palazzi ma anche attraverso le espressioni organizzate della società. È questo il senso del progetto sperimentale ideato dal Corecom della Toscana (Comitato regionale per le comunicazioni) Programmi della partecipazione, nuove possibilità di promozione sociale per le realtà associative toscane, presentato mercoledì 5 dicembre in Palazzo Panciatichi.
Senso condiviso dall’assessore alle Riforme istituzionali e promozione della partecipazione Agostino Fragai e dal vicepresidente del parlamento toscano Alessandro Starnini, intervenuti a nome di Giunta e Consiglio regionale.
“I cittadini della nostra regione – hanno precisato il presidente del Corecom Marino Livolsi e il consigliere dell’Authority Michele Magnani, curatore del progetto – devono poter diventare soggetti attivi di una comunicazione che fa emergere buone pratiche, superando questo stato di fruitori passivi della comunicazione pubblica e istituzionale”.

Al progetto del Corecom, che prevede un finanziamento (la cifra stanziata è di circa 60mia euro) per la produzione e la messa in onda di messaggi radiofonici e televisivi di pubblicizzazione delle realtà associative toscane su tutte le emittenti locali e al quale hanno già aderito 37 tv e 32 radio, guarda con grande interesse l’assessore Fragai. “Condivido – ha detto – le finalità e lo spirito del progetto presentato dal Corecom che giudico importante per tre motivi fondamentali. In primo luogo perché si propone di dare rilevanza alla vitalità delle associazioni e di farne emergere le buone pratiche e ciò è rilevante in una società molto ricca, ma anche frammentata, che è sempre più importante rappresentare nella sua autenticità e senza mediazioni.

In secondo luogo perché con questa operazione il Corecom svolge anche un ruolo propositivo e non soltanto di controllo sui media. Il terzo aspetto è legato alla legge sulla partecipazione che sta per essere discussa in Consiglio regionale. La partecipazione si fonda, innanzitutto, su una corretta informazione e il ruolo dei media è, in questo senso, fondamentale. Si può infatti fare un dibattito sulle grandi opere o su altre questioni soltanto se l’informazione è adeguata. Soltanto se, dunque, il sistema dei media nel suo complesso riesce a svolgere quel ruolo sociale che una volta era attribuito alla televisione pubblica.

E a questo fine, contiamo molto sul ruolo che il Corecom svolgerà. “Credo anche - ha continuato Fragai - che questo sia l’inizio di un rapporto con l’Authority regionale che già a partire dalle prossime settimane coinvolgerò nella elaborazione di piani e circuiti comunicativi al fine di informare e far esprimere i cittadini della Toscana sulle grandi scelte che la Regione è chiamata a compiere”.
Sulla stessa falsa riga il vicepresidente Starnini che ha sottolineato come l’Authority si stia muovendo in sintonia con gli orientamenti che il Consiglio regionale vuole assumere sulla comunicazione pubblica/istituzionale.
“Parliamo – ha detto – troppo poco di cose e troppo di parole, con il risultato che i cittadini si sentono poco attratti dalle scelte politiche e amministrative che si compiono”.

“È necessario – ha concluso Starnini – un ripensamento generale delle nostre modalità comunicative ed occorre anche aprire una riflessione sul servizio pubblico e sulla Rai regionale, sul ruolo che questa può avere nel creare informazione più concreta e più aperta alla società e al territorio”.
A partire dai programmi dell’accesso e dalla necessità di ripristinare, ancorché in maniera diversa, le tribune politiche regionali, il vicepresidente del Consiglio ha sottolineato “l’assoluta necessità di porre al centro dell’attenzione l’eventualità dei contratti di servizio previsti dalla legge e che chiamano la concessionaria a precisi obblighi”.

(f.cio)

Notizie correlate
In evidenza