Firenze- L’annunciato passaggio della Pergola dall’Eti a un sistema di governance locale consentirà di ridisegnare la geografia del teatro nell’area metropolitana fiorentina. E il dibattito che sull’argomento si è innescato, insieme all’ipotesi di creare proprio alla Pergola un centro di alta formazione teatrale, trova una sua prima dimensione pubblica in un convegno-seminario organizzato per il Comune di Firenze dall’Associazione del Piano Strategico, nel quadro del così detto Patto Stato-Regioni per le attività dello spettacolo.
Due le giornate per mettere a fuoco idee e progetti, sotto il titolo unificante Il teatro e la città. Il primo appuntamento è per venerdì 7 dicembre, dalle 10 e nel pomeriggio dalle 15,30, al Teatro della Pergola (via della Pergola 12/32). L’altro, sempre alla Pergola, è invece in calendario venerdì 11 gennaio. Il convegno di dopo domani ha un sottotitolo: Scenari per un sistema teatrale metropolitano. E un obiettivo: “Riflettere sul rapporto tra produzione e consumi culturali nel contesto particolare di una città d’arte, sul legame fra tradizione e innovazione e sulla necessità di uno scambio continuo con le migliori esperienze internazionali con una specifica attenzione al tema della lingua italiana.
Si tratta in sostanza di capire come costruire un sistema teatrale articolato che , a partire dalla Pargola, possa proiettarsi su un orizzonte metropolitano”. Così il coordinatore dell’iniziativa Andrea Di Bari sintetizza il programma dei lavori ai quali partecipa anche il governo centrale con il sottosegretario ai Beni Culturali Elena Montecchi, amministratori locali e operatori. Per il Comune di Firenze sarà invece presente il sindaco Leonardo Domenici con gli assessori Giovanni Gozzini (Cultura), Riccardo Nencini (Piano Strategico) e il presidente della Commissione Cultura Dario Nardella.
Per la Provincia il presidente Matteo Renzi. Per la Regione Toscana l’assessore alla Cultura Paolo Cocchi. Accanto a questi interventi sono previste relazioni di Gerardina Cardillo (presidente della Fondazione Metastasio) su Un decennio di teatro pubblico in Toscana, di Mimma Gallina sulla Produzione pubblica nel sistema teatrale metropolitano, del direttore generale dell’Eti Ninni Cutaia sulla Nascita del teatro Mercadante e del direttore dell’Istituto Francese Bernard Micaud sulla Dimensione culturale internazionale di Firenze.
Prendono parte al dibattito i registi Massimo Castri e Giancarlo Cauteruccio, il direttore del Teatro Metastasio di Prato Federico Tiezzi, il vice presidente dell’Agis Roberto Toni (A), Enrica Maria Paoletti (Firenze dei Teatri) e Luca Dini (Fabbrica Europa). La giornata dell’11 gennaio sarà invece dedicata alla Vocazione teatrale di Firenze e alla Formazione teatrale e il programma è stato pensato per raccogliere contributi anche al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. Tra i protagonisti, dunque, il filosofo Sergio Givone, l’architetto Richard Rogers, gli scrittori Antonio Tabucchi e Claudio Magris, lo storico Marc Fumaroli, insieme a personalità internazionali del teatro come Anatolij Vassiliev (Scuola di Arte Drammatica di Mosca), Jacquel Vassalle (Comedie Francaise), Jerzy Stuhr (Pwst di Cracovia) e Luca Ronconi.