Uno spettacolo inedito, animato da due protagonisti d’eccezione - Alessandro Haber e Rocco Papaleo - e da un regista come Giovanni Veronesi, per la prima volta impegnato in ambito teatrale. L’incontro artistico tra due attori amatissimi da pubblico e critica, qui in veste di cantautori. Musica e parole per due straordinari interpreti italiani.Due artisti d’eccezione, due attori di cinema e teatro amati dal pubblico e dalla critica, ma anche due cantautori di talento: Alessandro Haber, al suo terzo disco, e Rocco Papaleo, vincitore della scorsa edizione del Festival Gaber, porteranno sui palcoscenici italiani uno spettacolo inedito, summa dei tanti e riusciti esperimenti musical-teatrali che hanno messo in scena in questi anni di lavoro insieme.“È tempo di miracoli e canzoni”, è un concerto, ma soprattutto un racconto che darà voce al loro amore per la musica.
È da questa passione, e dall’incontenibile voglia di cantare, che la rappresentazione assume l’unicità di un concerto e la fantasia creativa caratteristica del mondo teatrale. “È uno spettacolo atipico – dichiara Giovanni Veronesi - che mischia un po’ di prosa e un po’ di cabaret e la musica dal vivo”. I due attori libereranno le proprie emozioni lasciandosi guidare da un percorso musicale che li porterà in un viaggio all’interno della loro memoria, della loro storia, della loro carriera.
Scritto dallo stesso Papaleo in collaborazione con Giovanni Veronesi, lo show vede i due interpreti italiani nelle vesti di “cantattori” accompagnati da un gruppo di pregiati musicisti, per chiacchierare, strillare, raccontare, emozionare ed emozionarsi con l’obiettivo di comunicare attraverso la musica. Haber duetterà con la band, attraverso il suo inconfondibile timbro vocale, coinvolgendo il pubblico nei classici della canzone d’autore, fatti suoi attraverso originali arrangiamenti. Papaleo lo accompagnerà con le sue composizioni originali cariche d’ironia e alcuni inediti. Haber e Papaleo ci prenderanno per mano e ci faranno accomodare sul loro “pullman” di canzoni, ricordi e sogni.
In un viaggio che, forse, non è solo il loro.