Prato: la Seconda Conferenza toscana di Statistica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2007 17:19
Prato: la Seconda Conferenza toscana di Statistica

Prato, 4 Dicembre 2007- Si sono aperti questa mattina a Prato, presso la Sala del Pellegrinaio Nuovo, i lavori della seconda Conferenza toscana di Statistica, che si chiuderanno domani. L’appuntamento di quest’anno e’ dedicato in particolar modo alla statistica pubblica, come scelta di conoscenza – come si dice nel titolo – ma anche come opportunità di sviluppo, specialmente per gli enti locali, per l’elaborazione di politiche più vicine ai cittadini. Un importante evento, organizzato da Anci Toscana, Comune di Prato, Usci e Regione Toscana, in cui esperti del settore ed amministratori locali si sono confrontati su temi generali ma anche aspetti più specifici come gli assetti organizzativi degli enti SISTAN, i sistemi statistici regionali, i sistemi informativi, la normativa sulla privacy, e molto altro ancora.
Marco Romagnoli, Sindaco di Prato, ha portato i saluti della città: «Abbiamo bisogno, come Comuni, e come Comune di Prato, di un miglior affinamento degli strumenti statistici, in particolare per quanto concerne i flussi della popolazione.

E’ per noi importante avere informazioni e notizie e la statistica è utile per conoscere e radiografare la realtà - ha detto il sindaco - Per questo c’è bisogno che anche tutti i gestori di queste informazioni, le diverse banche dati, a diversi livelli statali, trovino il modo di dialogare, fornendo griglie interpretative su cui basare una migliore comprensione dei fenomeni reali. La complessità dei processi sociali richiede, anche per l’opera di governo, maggiori elementi di conoscenza».
“La Statistica ufficiale ha delle peculiarità giuridico istituzionali rispetto agli altri strumenti delle amministrazioni, ma soffre di difficoltà legate ai problemi finanziari, al ruolo che le viene fatto giocare nel processo di conoscenza e decisione delle amministrazioni” ha detto Riccardo Innocenti, Presidente dell’USCI, l’Unione Statistica Comuni Italiani.
Beatrice Magnolfi, Sottosegretario di Stato per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, ha evidenziato le possibilità di innovazione nella PA legate al dato ufficiale: “Nessuno dubita più dell’importanza del dato, ce ne sono fin troppi in giro, ma questo rende ancora più importante la sua attendibilità.

Specie in un momento di scarsità di risorse infatti e’ fondamentale selezionarle e destinarle bene e per questo servono dati utili ed efficaci. Abbiamo provveduto a riorganizzare il sistema di e-goverment nel nostro paese, partendo proprio dal dato ufficiale e non dai servizi on-line. La condivisione e l’archiviazione delle informazioni insieme ad un’integrazione dei processi, possono infatti contribuire in maniera determinante – ha spiegato il sottosegretario - a ridurre i tempi e semplificare i processi.

Questo cambiamento non e’ stato però ancora percepito da cittadini e imprese: non ha nei fatti prodotto innovazione.”
“I dati sono uno strumento indispensabile per i comuni – ha detto Maurizio Bettazzi, Vice Presidente Anci Toscana - non solo per capire il gradimento dei cittadini rispetto alle politiche poste in essere, ma soprattutto per lo sviluppo di soluzioni per le criticità. Per questo e’ importante che nei dati per prevenire l’evasione o sul controllo territoriale, ad esempio, ci sia un incrocio effettivo, fra il livello centrale e quello locale, ma non e’ facile.” Ed ha ricordato l’esperienza della carta d’identità elettronica: “Ci sono stati continui problemi di collegamento ai sever, almeno nella fase iniziale, che hanno sfiduciato i cittadini rispetto a questo innovativo strumento ed hanno lasciato gli operatori in difficoltà.

Se si parla di riorganizzazione della PA i comuni sono infatti pronti a dialogare, ma non in un’ottica gerarchica, calata dall’alto.”
Claudio Filippi, Dirigente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha illustrato in maniera puntuale il quadro di riferimento normativo perchè “La Statistica non può prescindere dal trattamento dei dati personali e, infatti, nel codice per la Privacy si fa esplicito riferimento a tutte le operazioni che implichino la raccolta, l’utilizzo, la diffusione e la cancellazione delle informazioni personali.”

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