Firenze- Il Governo con la proposta di finanziaria in discussione in Parlamento, ha tagliato le risorse per realizzare il Piano delle ferrovie 2007-2011, già approvato nelle sue linee guida. Mancano 250 milioni di euro per coprire le tratte di media e lunga percorrenza in perdita e 400 milioni per il servizio regionale. Si prevedono tagli delle linee ferroviarie e aumenti tariffari che inevitabilmente coinvolgeranno anche la Toscana.
Una lettera inviata due giorni fa al ministro dei trasporti Bianchi.
Un’altra ai parlamentari toscani perché si attivino con il Governo prontamente. Queste le prime iniziative assunte dall’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti di fronte all’allarme suscitato dall’incredibile taglio nella finanziaria 2008 dei 350 milioni - peraltro già erogati con la finanziaria 2007 – destinati al trasferimento alle Regioni per finanziare i servizi ferroviari locali vengano mantenuti anche il prossimo anno. “Ci stiamo dando da fare perché quelle risorse vengano mantenute e i pendolari continuino a vedere garantito un servizio per loro fondamentale, senza costi aggiuntivi - ha detto Conti – Telefonerò anche al ministro Chiti, che so molto sensibile alla questione, perché anche lui intervenga a scongiurare quello che sarebbe sicuramente un grave problema”.
La Toscana si sta anche muovendo insieme alle altre Regioni che, insieme, concorderanno linee di azione comuni.
“Nella logica che ognuno deve fare la propria parte – ha proseguito Conti - la Toscana la sua la sta facendo ampiamente. Auspico a questo punto che il Governo faccia altrettanto e magari premi chi ha già fatto tanto in questa direzione”.
La Regione dal 2000 ad oggi ha cofinanziato l’acquisto di nuovi treni e ha provveduto a potenziare i servizi sull’intera rete. Dal 2005, ogni anno, aggiunge 30 milioni di euro per pagare servizi aggiuntivi, quali l’ormai noto Memorario.
Dal 2002 ha finanziato con 65 milioni di euro di risorse regionali, l’acquisto di 20 Minuetto, 10 Vivalto, 24 locomotive, 44 automotrici, 192 vetture.
“Il nostro impegno – ha concluso l’assessore - non toglie che nei mesi di ottobre e novembre i dati di puntualità siano nuovamente peggiorati dopo quasi un anno di moderata tranquillità, come gli stessi cittadini ci hanno evidenziato con un raddoppiato numero di reclami. Questo ci preoccupa, soprattutto ora che sta per partire Memorario anche su Faentina e Aretina.
La nostra preoccupazione ci ha fatto richiedere a Trenitalia immediate verifiche per assicurare gli interventi necessari a riportare la qualità del servizio almeno ai livelli raggiunti fino a pochi mesi fa”.
In Toscana, erano 160.000 i viaggiatori in treno nel 2000, ora sono saliti 210 mila. "Secondo le ferrovie, a livello nazionale, soltanto il 40% delle tratte sono in attivo: 123 treni di media e lunga percorrenza su 600 -spiega Romeo Romei, Presidente di Federconsumatori Toscana- è ovvio che alcune tariffe possono essere aumentate, non è giusto porre a carico della collettività i costi di treni di lusso mentre a mio parere il servizio universale non può essere a carico degli utenti, è necessario che lo Stato faccia la sua parte, altrimenti al prossimo aumento delle tariffe o alla prima soppressione di una tratta ferroviaria Federconsumatori ed i pendolari manifesteranno contro il Ministero del Tesoro, cioè l’azionista di maggioranza delle ferrovie, e contro il Presidente del Consiglio che taglia le spese sui bisogni primari dei cittadini".