"E' necessario rifondare la cultura del calcio, basandola sull'umanità e sul rispetto. Investire sul gioco, partendo dalle scuole, dai bambini, dalle famiglie. Se non si fa così, è tutto inutile. Per questo è necessario, sin da subito, proporre dei percorsi di mediazione, aprire canali di dialogo tra tutte le componenti - tifosi inclusi - favorire politiche di accoglienza e inclusione, fare dello stadio un luogo aperto e festoso. Non un bunker. Per fare ciò servono, da subito, strumenti di carattere legislativo e investimenti di carattere finanziario.
Subito, non dal 2010". Sono le parole del presidente della Uisp Toscana, Verter Tursi, all'indomani dei tragici fatti di Arezzo. "Chiediamo urgentemente di prevedere delle risorse specifiche – ha continuato Tursi - già in questa Finanziaria, alimentando il Fondo sugli interventi sociali previsti dal decreto Amato Melandri, e l'istituzione della Fondazione prevista dal decreto legge sui diritti tv. Da adesso, non dal 2010, vanno trovate le risorse, coinvolgendo tutto il mondo sportivo. "E' necessario che tutto l'ambiente del calcio si interroghi a fondo – ha concluso il presidente del Comitato regionale Uisp - è importante ricostruire un 'senso esteso di comunità' intorno al mondo del calcio.
E' urgente ricomporre un mondo che è quanto mai diviso, chiuso e presidiato. Partendo dagli stadi stessi, dove barriere e fossati prevalgono sugli spazi di condivisione".