Dall’8 novembre al 22 dicembre, presso la Fondazione Studio Marangoni, si svolgerà il secondo appuntamento con la fotografia spagnola: in mostra Joan Fontcuberta con una selezione di “Googlegrams”. Il progetto, organizzato in collaborazione con l’Istituto Cervantes e l’Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, prende il via dal famoso motore di ricerca Google, sorgente che origina i tasselli di ognuno di questi mosaici.
Visti da lontano sembrano poster pixelati e traslucidi che, sotto il gioco di luci che battono sulla superficie, nascondono una terribile verità.
I lavori si presentano come enormi mosaici composti da piccolissimi tasselli che, fusi in un sapiente ed elaborato incastro, entrano nell’anonimato componendo una immagine madre.
Le immagini sono state selezionate da Google attraverso precise chiavi di ricerca, per poi essere riunite in un'immagine più grande che mette in evidenza, spesso in maniera provocatoria, le relazioni tra le parole e le immagini.
Sono immagini note ricostruite a mosaico, in un’elegante metafora dei legami tra mass media e coscienza collettiva nell’era della rete.
Come afferma l’artista, “internet è espressione di una cultura che dà per scontato che registrazioni, classificazioni, interpretazioni, archiviazioni e narrazioni per immagini siano inerenti a una completa gamma di azioni umane”.
Con ciò Fontcuberta dimostra cosa vuol dire navigare sul web, cadere preda dell’anonimato e del caos, essere un piccolo tassello di una grande maglia di restrizioni in cui l’uomo vive, alienato dal contatto col calore umano.
Atomizzato rinuncia a se stesso, per entrare a far parte di qualcosa di più grande, ma di cui non sa niente. Anzi ne cade vittima, oscurato da quella macchina che muove poderosi passi verso il progresso, ma lascia indietro quello che di più naturale e primitivo l’uomo ha dentro di sè. Joan Fortcuberta usa infatti le sue foto come strumento di denuncia, col quale puntare il dito con forza su alcune scottanti notizie di cronaca e di attualità. Ma più in generale sulla condizione servile dell’uomo internettizzato.
Questa mostra è il secondo di tre appuntamenti con la fotografia spagnola, che si concluderà a marzo 2008 con Chema Madoz ed una selezione dal suo lavoro "Obra Reciente 2000/2005". Venerdi 9 alle ore 18, presso la fmsgallery, Joan Fontcuberta terrà una conferenza sul suo lavoro, all’interno del ciclo “Incursioni. Fotografia. Arte. Architettura. Pensiero”.
A conclusione della Stagione della Fotografia Spagnola, il 23 febbraio 2008, la fsmgallery organizzerà una tavola rotonda condotta da Enrica Viganò (Admira) sulla scena fotografica contemporanea in Spagna.
Parteciperanno Oliva Maria Rubio (La Fabrica, Madrid) e Lola Garrido (Fotocolectania, Barcellona).
Domenico Margiotta