Così Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia e Jacopo Bianchi consigliere comunale di Firenze sollevano la questione della mancata costituzione in giudizio come parte civile del Comune di Firenze contro il sindaco Leonardo Domenici nel processo penale per l’abbattimento degli alberi alla Fortezza da Basso nel 2003. “C’era o no un interesse legittimo dei cittadini da tutelare?” Si chiedono gli esponenti azzurri. “Il Comune infatti era ‘parte offesa’ per la distruzione arrecata al patrimonio arboreo monumentale della città.
I cittadini di Firenze rappresentati dal Comune e nella fattispecie dall’assessorato all’Ambiente avrebbero dovuto vedere il proprio interesse legittimo tutelato. Il danno è tanto più evidente alla luce della condanna inflitta al sindaco. A questo punto invitiamo il Comune di Firenze a procedere davanti al giudice civile al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni arrecati dalla condotta dell’imputato Leonardo Domenici riconosciuto colpevole con sentenza della Corte D’appello di Firenze.
Non potendo il sindaco agire per la città contro se stesso, l’obbligo di tutelare il patrimonio cittadino era delegato all’assessore all’ambiente cui adesso chiediamo di agire in sede civile.
Visto che il sindaco di Firenze, città capitale della cultura e patrimonio dell’umanità, è stato condannato per aver arrecato danni al patrimonio monumentale della città da lui rappresentata ci chiediamo cos’altro gli possiamo consigliare se non le immediate dimissioni. Lo chiediamo in difesa del prestigio di questa città.
Auspichiamo anche che il taglio degli alberi della rimembranza di Viale Morgagni venga subito interrotto considerando che la procura di Firenze sta indagando”.