25/10/2007 Firenze- A Firenze dal 26 al 28 ottobre 2007 prende il via "DISSIPARIO numero zero" voluto dall’Associazione di Promozione Sociale SIPARIO, che da anni si occupa di progettare, organizzare e gestire momenti formativi e di svago per ragazzi con handicap intellettivo e ritardo mentale, insieme all’ETI Teatro della Pergola, al C.T.E. Centro Teatro Educazione ed all’Associazione Archètipo, come momento di incontro e scambio di esperienze che trovano nel teatro un campo d’integrazione possibile non solo per il problema sociale della disabilità nel senso ampio e aperto del termine, ma anche per "la partecipazione a teatro".
Gli attori in scena della compagnia "SIPARIO", un gruppo di 13 ragazzi e ragazze tutti con handicap intellettivo e ritardo mentale, magistralmente guidati da Riccardo Massai, sono voci che finalmente trovano nel teatro il luogo in cui farsi ascoltare.
Ma da chi?
"DISSIPARIO" ha come traguardo arrivare al pubblico, integrando attori con spett-at(t)ori, attraverso una "rassegna" di lavori teatrali che coinvolge altre 2 compagnie italiane non integrate: "Dark Camera extra" diretta da Marcello Sambati da Tarquinia e "Officine di Creazione" diretta da Paola Palmi da Bologna.
"DISSIPARIO" pone l’accento sulle pratiche teatrali e la disabilità e, alternando gli incontri in scena con quelli fuori scena, si offre come palestra alla fruizione partecipata, volta proprio all’integrazione di ognuno verso l’altro ed apre il sipario "ovunque" su scenari di quotidianità
Sabato 27 ottobre, il Teatro Comunale di Antella dedica una giornata al “teatro diverso”, con due spettacoli che hanno per protagonisti attori con disabilità: “All’improvviso Boom”.
per la direzione artistica di Paola Palmi, e “Che qualcuno ascolti, che qualcuno sia…”, diretto da Marcello Sambati. L’iniziativa fa parte di “Dissipario”, un progetto su “pratiche teatrali e disabilità” che vede insieme vari partner, l’Associazione Sipario, Eti-Teatro della Pergola e Centro Teatro Educazione, Archètipo e Teatro Comunale di Antella, tutti impegnati in una serie di appuntamenti fatti di incontri in scena e fuori scena. Dissipario è un momento di incontro e scambio di esperienze che trovano nel teatro un campo d’integrazione possibile.
L’intento è portare i ragazzi con disabilità ad affrontare nuove situazioni e nel contempo sensibilizzare l’opinione pubblica aiutandola a vedere le persone con disabilità in un’ottica gioiosa e positiva. Un teatro per la valorizzazione della differenza: usa e costruisce delle professionalità dove le capacità non coincidono con l’efficienza intellettiva, ma con la possibilità di costruire percorsi che permettono a chi va in scena d’essere vero, d’essere se stesso “diverso dagli altri”.
Un teatro che permette di ripensare e rivedere l'idea di normalità, svelando una grande varietà di espressioni artistiche individuali e di gruppo. Un teatro per comunicare: è luogo privilegiato dove i ragazzi riescono a narrare una relazione e non è terreno di dimostrazione di abilità o di ammaestramento teatrale. L’obiettivo, infatti, è tracciare un percorso attraverso il quale la disabilità venga compresa e presa come valore positivo e risorsa, in modo da cogliere l’immenso potenziale che i ragazzi hanno e che aspetta solo di essere scoperto, creduto e supportato.