Le coltivazioni di alberi da legno di qualità sono una notevole opportunità economica e ambientale per le aziende e per il territorio della provincia di Firenze ed una possibile risposta all’abbandono di vigneti, oliveti e terreni seminativi.
A questo tema è rivolto un progetto sviluppato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze in collaborazione con la Provincia, il Comune di Impruneta e altri soggetti, progetto al quale è dedicato il convegno “Le colture da legno di pregio” che si svolgerà il 19 ottobre all’Istituto di Zoologia Agraria delle Cascine del Riccio.
Il progetto e il convegno sono stati presentati alla stampa questa mattina all’Accademia dei Georgofili di Firenze dall’assessore provinciale all’agricoltura Pietro Roselli, dal sindaco di Impruneta Ida Beneforti, dal professor Piero Fiorino del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze, dalla professoressa Susanna Nocentini del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali della stesso Ateneo fiorentino e dal professor Federico Roversi dell’Istituto sperimentale di Zoologia Agraria.
L’apertura dei lavori sarà alle 9 con i saluti delle autorità. Insieme all’assessore provinciale Roselli, ai sindaci di Impruneta e Bagno a Ripoli, all’assessore del Comune di Firenze Biagi, al preside di Agraria Surico, interverrà il sottosegretario alle Politiche Agricole Stefano Boco.
Alle 10.30 la presentazione del progetto da parte del professor Fiorino, seguita da relazioni e interventi di tecnici. Alle 15 visita guidata ai laboratori delle Cascine del Riccio e all’azienda agricola sperimentale di Poggio Ugolino.
Cinque gli ettari finora interessati dalla sperimentazione, che si articola su diverse specie (ciliegio, rovere, frassino), diverse forme di coltivazione, diverse tecniche di gestione del suolo.
Dagli anni ‘90 si è sviluppata sul territorio fiorentino la coltivazione di piante da legno, utile per mantenere produttivi terreni agricoli di difficile gestione per motivi diversi.
Questa attività ha posto all’attenzione dei tecnici una serie di nuovi aspetti – servono informazioni tecniche e colturali - e nel 2005 si è costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di studiare le principali problematiche connesse a questo tipo di coltivazione e di verificare la possibilità di iniziare una formazione specialistica.
“Piantar alberi – ha detto l’assessore Roselli presentando il convegno - è un’attività auspicabile per più motivazioni: dal punto di vista economico si recupera alla redditività una serie di terreni marginali, producendo legname di qualità, anche per contrastare onerose importazioni; sotto il profilo ambientale, piantagioni razionali consentono di conservare e migliorare il paesaggio; dal punto di vista ecologico, la provata efficienza di formazioni arboree nel sottrarre carbonio dall’atmosfera può essere uno strumento indispensabile per contribuire a mitigare l’effetto serra”.
Notevole peso alla coltivazione degli alberi da legno è attribuito anche dal nuovo Programma di sviluppo rurale della Toscana (2007-2013), recentemente approvato dalla Regione.
“Il convegno di venerdì costituisce – ha concluso Roselli - non solo una verifica della validità dello specifico lavoro di progettazione e ricerca fin qui condotto, ma anche un’opportunità di incontro per allargare la discussione sulla possibilità di usare strumenti nuovi per contribuire a risolvere le pressanti problematiche che scaturiscono dal territorio”.
“Fra gli obiettivi del progetto – ha detto il sindaco Beneforti – c’è la valorizzazione del Centro delle Cascine del Riccio, sulla quale vorremmo costituire un tavolo di discussione con Regione, Provincia e Ministero”.
Molto importante infine il tema della formazione professionale.
E, come ha preannunciato la professoressa Nocentini, dal prossimo anno sarà attivato uno specifico indirizzo sull’arboricoltura da legno all’interno del Corso di Laurea in scienze forestali.