Crescono produzione (+4,5%), fatturato (+4,6%) e ordinativi interni (+3,2%) ed esteri (+1,9%), come rileva l’indagine di Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana.
Il secondo trimestre del 2007 conferma come la fase positiva che sta attraversando il sistema manifatturiero toscano coinvolga, ormai per il terzo trimestre consecutivo, tutte le categorie dimensionali d’impresa con la grande che evidenzia variazioni produttive nell’intorno delle due cifre e la piccola che cresce, anche se in misura minore rispetto alle altre categorie.
Più stabile appare la posizione della media impresa manifatturiera, categoria che solo quattro volte negli ultimi tre anni e mezzo ha evidenziato variazioni produttive inferiori allo zero. I settori che spingono di più sono la chimica-farmaceutica-gomma-plastica, la meccanica, l’elettronica-mezzi di trasporto e il pelli-cuoio-calzature. Rimane in recessione il tessile-abbigliamento.
La poliedricità di lettura di questo ciclo abbastanza vivace, che cerca faticosamente di riprendere le posizioni precedenti ad uno dei periodi più critici attraversati dall’industria toscana, si compendia nel grado di utilizzo della capacità produttiva degli impianti che tocca quota 79,0%, il livello più elevato dal 2003, ma resta pur sempre sotto i massimi del ciclo precedente.
È proseguita anche nel II trimestre 2007 la crescita tendenziale dell’occupazione (+2,1%).
Seppure il segnale sia abbastanza netto, le tendenze di fondo non sono ancora chiare. La crescita occupazionale registrata negli ultimi sei mesi, infatti, viene dopo cinque trimestri consecutivi di flessioni e la Cassa Integrazione Guadagni complessiva manifatturiera risulta, nei primi sei mesi del 2007, in aumento rispetto al medesimo periodo del 2006 (+4,2%) a causa della componente straordinaria.
L’andamento complessivo del primo semestre 2007 registra perciò un generale segno positivo, anche se gli imprenditori toscani, non diversamente da quanto si registra nel quadro economico esterno, guardano alle prospettive per l’autunno con qualche preoccupazione in più.
In effetti, l’impatto con l’assestamento dei cicli economici, delle virate dei cambi e delle bolle finanziarie, non c’è stato.
Nel sentiment degli imprenditori si percepisce, tuttavia, che i conti con un quadro congiunturale meno favorevole sono solo rimandati.
Il barometro “ottimisti” e “pessimisti” continua ad indicare un saldo pari a +3%, ma è un valore più contenuto rispetto allo stesso periodo del 2006 (era del +7%).
Secondo la banca dati Infocamere-Movimprese, il numero di imprese manifatturiere non artigiane registrate presso le Camere di Commercio della Toscana nel II trimestre 2007 si riduce di 66 unità, rispetto allo stesso periodo 2006. La flessione è tuttavia in buona parte “amministrativa” e riconducibile alla “cancellazione d’ufficio” dai registri camerali di 345 imprese (148 solo nel tessile-abbigliamento).
Fatturato, ordinativi e prezzi
L’accelerazione dei tassi di crescita non riguarda solo la produzione ma anche il fatturato (+4,6%).
A dispetto di quanto era avvenuto all’inizio di questa fase di recupero, quando era la domanda estera a “tirare la ripresa”, il primo scorcio del 2007 mette invece in luce il ritrovato ruolo della domanda interna. Infatti ancorché la domanda estera si dimostri sempre reattiva (+1,9% la variazione degli ordinativi esteri) la crescita degli ordinativi interni, nel II trimestre 2007, risulta del +3,2%.
Tuttavia è interessante rilevare come le aziende esportatrici registrino nel complesso perfomance migliori rispetto alle non esportatrici.
Il fatturato tendenziale delle unità locali esportatrici cresce infatti del +5,6% rispetto ad un +0,4% delle non esportatrici.
Rispetto al medesimo trimestre del 2006 crescono del 2,2% i listini delle imprese manifatturiere toscane. Si tratta di una variazione in linea con quelle registrate nei medesimi trimestri degli anni precedenti segnalando come la prima metà del 2007 sembra potersi inserire in una fase dove le dinamiche di prezzo rimangono mediamente contenute. Una possibile spiegazione potrebbe essere individuata nel tentativo delle imprese di controbilanciare la dinamica sfavorevole del tasso di cambio dell’euro passato da 1,256 dollari della media del secondo trimestre 2006 a 1,348 del secondo trimestre del 2007.
La dimensione d’impresa
Come era già emerso nei precedenti rapporti congiunturali, protagoniste di questo ciclo di ripresa sono tutte le categorie d’impresa, indipendentemente dalle dimensioni.
Tuttavia la crescita delle piccole imprese (10-49 addetti), in termini produttivi registra su base annua un +1,9%; meglio hanno fatto le medie imprese (50-249 addetti) con +4,0% ma soprattutto le aziende più grandi (250 addetti ed oltre) che crescono a due cifre (+17,4%).
Congiuntura e settori
Il secondo trimestre 2007 conferma la situazione di espansione dell’insieme del sistema manifatturiero toscano, un espansione in atto ormai dal IV trimestre 2006 e che nel II trimestre 2007 interessa ben nove comparti su dieci.
Dopo tre trimestri nei quali aveva fatto intravedere timidi segnali di ripresa, dal secondo al quarto del 2006, il tessile-abbigliamento conferma la fase di recessione (-1,1% la produzione).
Per il terzo trimestre consecutivo cresce invece la produzione del macro-comparto della chimica, farmaceutica, gomma e plastica (+11,5%) un andamento frutto della straordinaria crescita della farmaceutica rispetto alla pur non disprezzabile avanzata della chimica-gomma-plastica. Continua, è l’ottavo trimestre consecutivo, la fase espansiva della meccanica. La produzione cresce del 9,0% portando il grado di utilizzo degli impianti all’85,5%. Molto bene l’evoluzione del comparto elettronica e mezzi di trasporto (+7,4% la produzione e +7,9% il fatturato) al cui interno si muovono bene tanto i mezzi di trasporto quanto l’elettronica.
Dopo sei trimestri di recupero, il secondo trimestre del 2007 segna il passaggio del pelli-cuoio-calzature ad una fase di espansione (+7,0% la produzione +9,3% il fatturato). Continua la fase di accelerazione del comparto alimentare (+5,6% la produzione e +2,8% il fatturato nel II 2007) un’accelerazione che porta il grado di utilizzo degli impianti al 77,6%. Avanza ancora il comparto produzione di metallo e fabbricazione di oggetti in metallo (+2,4% la produzione e +4,1% il fatturato). Entra nel quadrante dell’espansione anche il settore dei minerali non metalliferi (+2,4% la produzione e +0,8% il fatturato).
Tuttavia, nonostante queste evoluzioni positive, diminuisce il grado di utilizzo della capacità produttiva e l’occupazione arretra del 2,6%. Continua la fase di ripresa dei comparti raggruppati sotto la voce varie (per lo più cartotecnica, orafo-argentiero, raffinazione) sulla scia del recupero del sistema orafo e la sostanziale tenuta della carta. La produzione del comparto cresce infatti nel II trimestre 2007 del 2,6%. Prosegue la fase positiva del settore legno-mobili con la produzione che aumenta del 3,4% e il fatturato del 4,2% evidenziando inoltre un grado di utilizzo della capacità produttiva in netto recupero.
Aspettative per il III trimestre 2007
Per il periodo estivo le aspettative degli imprenditori, relative all’andamento della produzione industriale, continuano ad indicare un miglioramento.
Infatti, un 20% di risposte prevede un aumento della produzione (nel periodo luglio-settembre 2007 rispetto al periodo luglio-settembre 2006) mentre un 17% prevede una diminuzione, per un saldo complessivo pari al 3%. Tuttavia il risultato risulta inferiore rispetto alle previsioni formulate un anno fa che vedevano un saldo positivo del 7% fra “ottimisti” e “pessimisti”. In particolare, rispetto alla previsione formulata per il III trimestre 2006, risultano in diminuzione gli “ottimisti”, che erano il 21%, mentre aumentano i “pessimisti”, che erano il 14%.
Per quanto riguarda i settori, le previsioni relative alla produzione peggiorano in sei comparti su dieci. Miglioramenti si segnalano per l’elettronica e mezzi di trasporto (passata da +7 pp. a +19 pp.), la produzione di metallo e fabbricazione di oggetti in metallo (da +7 a +18 pp.), le varie (da +6 a +11 pp.) e la chimica, farmaceutica, gomma e plastica (da +5 a +6 pp). Peggiorano in maniera significativa, diventando addirittura negative, le prospettive produttive del tessile-abbigliamento (da +6 a -15 pp.) e dell’alimentare (da +7 a -7 pp.).
Secondo Pierfrancesco Pacini – Presidente di Unioncamere Toscana: “Se il manifatturiero nazionale segna il passo, nel II trimestre 2007 l’industria toscana, con una variazione della produzione del +4,5%, registra una decisa accelerazione grazie ad una domanda interna (+2,3%) che esce dalla lunga fase di stagnazione registrata in questi anni.
Tuttavia, il quadro del sistema manifatturiero toscano non è privo di nubi. Se da un lato, infatti, la forte selezione imposta dalla concorrenza internazionale sembra aver portato una quota di produttori regionali a migliorare in efficienza, favorendoli nel proporsi sui mercati internazionali, il rischio di un rallentamento della domanda estera preoccupa il sistema imprenditoriale toscano. Un rischio che temiamo e che, confermato dalle ultime previsioni dei principali organismi internazionali di ricerca economica, può aumentare a causa degli effetti della bolla immobiliare sui consumi statunitensi, uno dei nostri principali mercati di sbocco, e che sta ripercuotendo i suoi effetti in tutto il mondo”