14/10/2007- In Toscana c'è soddisfazione per il dato parziale dell'affluenza alle primarie del Partito Democratico, mentre in tutte le regioni d’Italia si ipotizzano oltre 2 milioni al voto, anche se dal quartier generale del partito democratico si arriva ad affermare: «Dai nostri dati, 3 milioni alle urne». Roma e l'Emilia in testa nell'affluenza. Nella nostra regione erano state stampate oltre 580 mila schede per i 29 collegi. Sono oltre trentamila, secondo le prime stime, i senesi che hanno votato.
Le operazioni di raccolta dei dati andranno avanti, fino a tarda notte, presso il primo piano del circolo del Arci di Fontebecci, la sede del “Viminale” del Partito democratico della provincia di Siena, il quartiere generale dell’Utap.
“Una grande partecipazione e una grande giornata di democrazia che anche in provincia di Siena supera di gran lunga le nostre previsioni”. E’ questo il primo commento di Simone Bezzini, segretario provinciale dei Democratici di Sinistra in attesa dei risultati definitivi per le liste a sostegno del segretario nazionale e di quello regionale del Partito democratico.
“A partire dalle prime ore di questa mattina – continua Bezzini - sono state migliaia le persone che si sono messe in fila per far nascere quella che sarà la più grande forza politica italiana. Il nostro territorio dimostra, ancora una volta, che quando ci sono grandi decisioni da prendere la provincia di Siena vuole essere protagonista. Il Partito democratico in provincia di Siena nasce sotto i migliori auspici e forte di una base popolare e vastissima, dimostrata da una partecipazione che si attesta a più del doppio della somma degli iscritti ai Democratici di Sinistra e a La Margherita.
E’ stato grande quindi il contributo delle energie esterne ai partiti che guardano con molto interesse al progetto del Partito democratico. Dai primi dati non ufficiali – conclude Bezzini – si afferma uno straordinario successo di Walter Veltroni che sembra attestarsi a circa il 90 per cento dei voti nella nostra provincia. Un ringraziamento grandissimo va ai settecento volontari che con il loro lavoro hanno permesso la realizzazione di questa incredibile giornata e a tutti coloro che hanno voluto essere protagonisti della nascita del Partito democratico ”.
“Una grande risposta di partecipazione ed una svolta importante per il nostro paese”.
Con queste parole Riccardo Burresi, coordinatore provinciale de la Margherita commenta i primi dati ufficiosi che parlano di un’affluenza al voto stimabile in oltre trentamila persone. “In questa giornata ho riscontrato un grande entusiasmo tra la gente che, da questa mattina, si era messa in fila nei seggi di tutta la nostra provincia e una grande voglia di affidare il loro futuro al progetto del Partito democratico. Nel nostro territorio questo straordinario risultato non sarebbe stato possibile senza il lavoro di centinaia di volontari.
Da oggi abbiamo la responsabilità di rappresentare la speranza di centinaia di giovani lavoratori precari, di tantissime donne che vogliono essere protagoniste nella vita professionale e politica, di molte famiglie che vogliono nascere ed avere figli e di migliaia di pensionati che chiedono una previdenza dignitosa”. “Il Partito democratico – conclude Burresi – ha adesso di fronte a sé la sfida di dare vita ad un grande e forte progetto politico capace di scegliere e dare quelle risposte di cui c’è bisogno a livello nazionale ma anche in ogni Comune della nostra provincia”.
“Il grande successo di partecipazione alle primarie del partito democratico non si è visto poi tanto.
Solo in alcuni seggi c’è stato molto movimento e proprio quelli visitati dalla stampa. La periferia invece non dava segno di molta movimentazione. Quindi non vedo un grande successo considerato che siamo nella rossa toscana”. Così Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia commenta le stime sulla partecipazione alle primarie del partito democratico. “Anche in provincia la situazione fuori dai seggi era piuttosto tranquilla, il fatto che abbia votato il 70% in meno rispetto alle primarie di due anni fa dimostra che si è trattato di un flop.
La realtà è che su 60 milioni di italiani solo poco più di 1 milioni vogliono ancora Prodi. Se in tutta Italia è stato come in Toscana è un altro campanello di allarme per Prodi: se ne vada quanto prima!”