Sull’ennesimo annuncio riguardante la creazione di un soggetto unico, interamente pubblico, per la gestione rifiuti, An si dichiara scettica: “Ancora una volta – dichiarano i Consiglieri Provinciali di An Nicola Nascosti, Piergiuseppe Massai e Guido Sensi – si parla di un progetto tante volte annunciato ma mai realizzato. In realtà si spacciano per fusione societaria delle semplici acquisizioni di quote azionarie. L’operazione, che ha interessato la gestione dei rifiuti di 13 comuni, dal Chianti fiorentino fino a Scandicci, non ha inoltre previsto nessun passaggio che preveda la costituzione di un organo di controllo che supervisioni il lavoro fatto dalla nuova holding.
Il ruolo del cittadino consumatore viene ancora una volta bypassato. A livello di servizio per il cittadino, - si sottolinea – il progetto non modifica niente: la crisi dei rifiuti continua ad essere alta col rischio di arrivare tra poco tempo a dover affrontare una vera e propria emergenza rifiuti. L’unico obiettivo che si realizzerà con questa manovra sarà solo quello di salvaguardare i posti all’interno dei Consigli di Amministrazione mantenendo il sistema di potere politico e di controllo legato a Safi.
Il protocollo d’intesa siglato ieri rappresenta solamente un’operazione che trasferisce le perdite ed i costi di Safi su Quadrifoglio. Appare infine paradossale – concludono gli esponenti di An - che la firma del protocollo d’intesa, arrivi proprio nel momento in cui, con l’approvazione del Decreto Legge Lanzillotta, verrà di fatto impedita la creazione di soggetti interamente pubblici per la gestione rifiuti”.