Domani alle ore 21,00 a St. Etienne (Francia), diretta tv su Sky Sport 2, l'Italia affronterà la Scozia per la partita del dentro o fuori. In caso di sucesso gli azzurri saranno secondi nel girone C, dietro agli All Blacks della Nuova Zelanda, e si qualificheranno per i quarti di finale del Mondiale di rugby in svolgimento in Francia. Sarebbe un traguardo storico per i nostri colori e la possibilità di essere,finalmente, nel gotha della palla ovale. Impensabile tutto ciò solo 10 anni fa, quando già sembrava utopistico la nostra partecipazione al Cinque Nazioni (poi con il nostro ingresso è diventato "Sei Nazioni"), e assolutamente assurdo ritenere che nel 2007 avremmo lottato per essere tra le otto regine del rugby mondiale.
Ma questa è la realtà, in due lustri il rugby italiano ha macinato chilometri, superato ostacoli, costruito vittorie che hanno stupefatto il mondo ovale, che hanno concesso onore e rispetto ai nostri colori. I fratelli Bergamasco alla vigilia del match con gli scozzesi hanno dichiarato che una battuta d'arresto domani frenerebbe tutto il nostro movimento. Difficile a dirsi, certo bloccherebbe un pò di euforia ma crediamo che per l'Italia ovale sia importante giocarle tali partite anche a costo di perderle, come hanno dimostrato le gare interne degli azzurri per il torneo "Sei Nazioni" con un Flaminio di Roma sempre tutto esaurito.
Partita dura domani,il francese Pierre Berbizier, allenatore della nostra Nazionale, chiarisce cosa s'aspetta dai suoi uomini. ''Spero solo di vedere la vera Italia. Non abbiamo Bortolami, ma sono abituato a preparare le partite con gli uomini che ho a disposizione. L'assenza di Marco non cambierà la nostra strategia. Per la partita contro la Scozia dobbiamo trovare delle risposte a livello di squadra, non a livello individuale". E che siano risposte colorate d'azzurro con il profumo dolce,emozionante di un quarto di finale.