Provincia: costituito il gruppo di Sinistra Democratica
Regione: scintille in Prima commissione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2007 13:43
Provincia: costituito il gruppo di Sinistra Democratica<BR>Regione: scintille in Prima commissione

Firenze, 11 Settembre 2007- Alla ripresa dell’attività del Consiglio provinciale la consigliera Gloria Campi ha annunciato, ufficialmente, la costituzione del gruppo di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo “Come nel Consiglio Comunale di Firenze e di Regione Toscana. Questa costituzione – ha spiegato Gloria Campi – non è casuale e s’inserisce nel processo politico che si è aperto con l’annuncio della costituzione del nuovo Partito Democratico. Noi di Sinistra Democratica abbiamo deciso, a tutti i livelli istituzionali, di rimanere nelle maggioranze di governo per potere contribuire alla realizzazione dei programmi così come sono stati presentati agli elettori e sui quali si sono espressi dandoci il loro voto.

Ci stiamo impegnando per sostenere il governo Prodi, così come siamo impegnati a sostenere i governi regionali. Siamo impegnati per l’unità delle forze di Sinistra ma, in paritempo, lavoriamo affinché tutti i partiti che fanno parte dell’Unione siano componenti dei governi di Centro Sinistra ad ogni livello istituzionale e, per questo, abbiamo salutato con soddisfazione l’avvenuto ingresso di Rifondazione Comunista nel Governo della Regione Toscana. Fra le varie questioni che abbiamo iniziato a sollevare uno, in particolare, lo voglio ricordare: il nostro impegno per fare avanzare una nuova politica dando più valore alle assemblee elettive ed introducendo trasparenza e controlli, semplificazioni e riduzione dei costi della politica.

Questo – ha concluso la Campi – deve essere un impegno forte e teso alla riduzione della distanza tra governanti e governati. Grande sforzo dovrà essere rivolto alla lotta alla precarietà, diritti e sicurezza ed i problemi dell’ambiente, la difesa della laicità dello stato, intesa come libertà di pensiero e difesa della piena autonomia dello Stato, il mantenimento dei diritti civili e sociali e la pace”.

In Consiglio regionale è in atto l'assestamento dopo che Rifondazione comunista è entrata a far parte della maggioranza di governo.
Oggi vere e proprie scintille si sono innescate durante i lavori della Prima commissione (Affari istituzionali), con i commissari della Cdl Maurizio Bianconi (An), Marco Carraresi (Udc), Alessandro Antichi (Fi) e Jacopo Ferri (Af) che, pur rimanendo ad assistere ai lavori per dovere di mandato, hanno deciso di non partecipare né al dibattito né alla discussione.

E ciò alla fine di un vero e proprio braccio di ferro tra opposizione e nuova maggioranza iniziato proprio in apertura dei lavori, quando il Presidente di Alleanza Nazionale Bianconi ha fatto notare, a nome anche dei colleghi della Cdl, che con il ribaltone in salsa rossa ormai gli assetti nella commissione sono stravolti, con il rapporto maggioranza-minoranza ben differente da quello stabilito originariamente.
«Non solo – ha sottolineato Bianconi – addirittura il Vicepresidente della Prima Commissione, Manetti di Prc eletto come Vicepresidente di minoranza e dunque di garanzia, adesso è Vicepresidente di maggioranza».

Insomma, tutto da rifare: «Per questo – racconta Bianconi – abbiamo chiesto che la seduta si sciogliesse e che la commissione non si riunisca più fino a quando non sia ripristinato il minimo indispensabile delle garanzie per l’opposizione previsto statutariamente, certo pur nella lesione permanente operata con il tradimento di Martini e l’ingresso di Rifondazione in maggioranza».
Alla richiesta ha replicato a stretto giro il Consigliere Ds Loriano Valentini che, vista l’assenza odierna del suo segretario regionale Andrea Manciulli dai lavori della commissione di cui è membro, ha riconosciuto sì il sussistere del problema sollevato da Bianconi, ma ha proposto di rinviarne la soluzione al giro di boa di metà legislatura, ovvero alla scadenza dei trenta mesi di fine ottobre.

E lì sì che è scoppiata la bagarre. Come si può, si infuriano gli esponenti della Cdl, rimanere impassibili guardando in faccia ferite statutarie di questa portata, riconosciute anche dal Presidente del Consiglio che addirittura le ha divise in ben 10 punti?
«E’ la prova provata – ha tuonato Bianconi in piena seduta di commissione, trovando la piena adesione anche di Antichi, Carraresi e Ferri che hanno protestato a loro volta – della arroganza e della insensibilità istituzionale di questa maggioranza, fatti che rendono necessarie le dimissioni da parte di Martini».

A quel punto a poco è servito che il Presidente della commissione Ilio Pasqui tentasse di calmare le acque. Soprattutto dato che alla fine ha scelto di far proseguire i lavori della Commissione, benché senza contributi dell’opposizione, chiedendo addirittura di poterla riconvocare per il mattino del 18 settembre prossimo, quando è fissata la riunione del Consiglio regionale, secondo una prassi ammessa solo in casi eccezionali e per particolari urgenze. «L’ennesima arroganza», la definiscono Antichi, Bianconi, Carraresi e Ferri che a quel punto non hanno avuto altra scelta che esprimere la loro contrarietà a questo ulteriore strappo inviando una lettera al Presidente dell’Assemblea toscana Nencini.

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