Firenze, 24 Maggio 2007- "Cresce la famiglia, cresce l'Italia" con questo slogan prende il via oggi a Firenze la Conferenza Nazionale della Famiglia . L'inaugurazione questa mattina nel salone de' Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha esortato: ''C'e' ampio spazio per un confronto costruttivo e per una ricerca di risposte che non dividano il paese, che non scivolino sul piano inquinato di una contrapposizione tra cattolici e laici''.
“I Dico non intaccano il valore della famiglia" così il ministro della Famiglia, Rosy Bindi ha affrontato il tema questa mattina.
"Signor Presidente, signora Clio, signor Commissario europeo Vladimir Spidla, autorità, ospiti, rappresentanti delle Associazioni, cittadini, a voi tutti un cordiale saluto e il nostro caloroso benvenuto -ha salutato il sindaco Leonardo Domenici- Siamo molto onorati di ospitare a Firenze, mi auguro nel modo migliore, questa Conferenza Nazionale della Famiglia e ringrazio in particolare il Ministro Rosy Bindi per aver scelto la nostra città.
Signor Presidente della Repubblica, in un momento di acuta crisi della politica, che rende difficile l'operare delle nostre istituzioni, Lei rappresenta un saldo punto di riferimento, di fondamentale importanza e la Sua presenza qui oggi non è per noi soltanto motivo di lustro, ma ci conforta e ci spinge a cercare risposte rapide ed efficaci di riforma, che restituiscano dignità alla politica e capacità rappresentativa alla vita istituzionale, pena il rischio di una progressiva crescita della indifferenza sociale e civile e il preoccupante montare di derive antidemocratiche.
Credo che occasioni di ascolto, dialogo ed elaborazione di proposte concrete da parte delle istituzioni, come questa Conferenza, possono essere una delle risposte da dare per muoversi nella giusta direzione. La famiglia resta al centro di una rete di relazioni capace di interagire con tutte le altre istituzioni sociali. Individuarne i tratti caratteristici, cogliendone gli elementi di novità e di trasformazione ci dà la consapevolezza che nella famiglia si riflettono con particolare evidenza le contraddizioni e le difficoltà del nostro tempo.
Ad essa è affidato il compito insostituibile di formare gli individui, di realizzare un principio di solidarietà tra le generazioni, di essere artefice della coesione sociale. Ma non sempre la famiglia, le famiglie riescono a rispondere all'enormità di questa sfida e a soddisfare, contemporaneamente, funzioni educative e di sostegno. Il tema riproposto, anche in questi giorni, dell'allargamento delle fasce di povertà della popolazione, trova nella famiglia l'ambito sociale su cui le politiche di welfare devono - riprendendo la lettera dell'art.
31 della Costituzione - incidere con maggiore vigore e forza. Lo sforzo degli enti locali, e delle amministrazioni comunali in primo luogo, è stato quello di considerare la famiglia non solo un referente assistenziale, ma un vero e proprio interlocutore attivo delle politiche sociali. La presenza dei comuni in questa Conferenza e il concorso dell'Anci alla fase preparatoria è un fatto importante, un contributo che spero aiuterà a rendere più efficaci le strategie adottate e le soluzioni proposte.
Anche Firenze, come tante altre città, ha dato vita ad esperienze significative che possono senz'altro considerarsi esempi di buone pratiche. Il tentativo, in gran parte riuscito, è stato di promuovere azioni che siano le più vicine possibile al livello in cui si manifesta il bisogno. Una vicinanza che è soprattutto prossimità di linguaggi, di prestazioni, di competenze. Siamo consapevoli che solo politiche coordinate potranno dare i risultati più efficaci. L'intesa, l'accordo fra i diversi livelli istituzionali non solo è opportuno, ma indispensabile e necessario.
Con questo auspicio, l'auspicio di riprendere e rafforzare un metodo improntato alla franca e leale collaborazione fra le istituzioni e all'apertura a tutti i cittadini, concludo porgendo un caloroso augurio di buon lavoro alla Conferenza e di buona permanenza a Firenze a voi tutti".
Protesta questa mattina all'apertura della "Conferenza sulla famiglia", in corso di svolgimento a Palazzo Vecchio. I consiglieri comunali Luca Pettini, Daniele Baruzzi, Gregorio Malavolti, Leonardo Pieri, Ornella De Zordo, Alessandro Falciani e Giovanni Varrasi in rappresentanza dei gruppi dei Comunisti Italiani, Sinistra Democratica, Rifondazione Comunista, Unaltracittàunaltromondo, Sdi e Verdi hanno strappato l'invito alla manifestazione «in segno di solidarietà con quanti sono stati esclusi dai lavori della conferenza sulla famiglia».
«La scelta di escludere i rappresentanti delle famiglie di fatto e dell'associazionismo gay e lesbico - hanno commentato i consiglieri - rappresenta una visione tutta ideologica e fuori dai tempi che non tiene conto dei cambiamenti della società e della necessità di far diventare l'Italia un Paese moderno e veramente europeo. La politica non deve dire ai cittadini come devono vivere ma deve garantire a pieno i diritti di tutti e tutte, indipendentemente dalla forma dei loro rapporti e dalle scelte che compiono nelle loro sfera privata.
E' incredibile che questo principio liberale debba essere difeso solo dalle forze che si richiamano ai valori della sinistra».