E' stato presentato oggi nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici, nell'ambito del Genio Fiorentino 2007, "Il Palazzo che verrà". Il progetto, realizzato da un gruppo di studio (coordinato dai tecnici della Provincia) per la valorizzare la prima residenza della famiglia Medici, è stato illustrato oggi da Cristina Acidini (Sovrintendente al Polo museale), Franco Cardini (storico); Bruno Santi (Soprintendente Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico province Firenze Prato e Pistoia ); Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze, Stefano Giorgetti (Assessore provinciale all'Edilizia e Patrimonio) e Giovanna Folonari (Assessore provinciale alla Cultura e al Turismo).
“È un’occasione per discutere il progetto con cui offrire, a Palazzo Medici, un percorso dal Rinascimento al Barocco - ha dichiarato Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze - coerente con la storia delle famiglie che lo hanno abitato. La prima dimora della Famiglia Medici costituisce un "unicum" nel panorama cittadino dato che qui la dimensione artistica - il collezionismo dei Medici, quello dei Riccardi - ha convissuto, per secoli, con una dimensione politica, culturale e relazionale.
Una sorta di riunione "operativa" per compiere un primo passo nell'itinerario per riordinare il sistema di fruizione e di offerta culturale del complesso monumentale: dalle pitture del Palazzo ai primi spunti sulla comunicazione dell’immagine e così via. Si tratta di un progetto che intende trasformare la casa dei Medici nella casa dei fiorentini e non solo per i turisti, un luogo in cui realizzare un'esperienza innovativa nello scenario delle proposte culturali della città: un edificio da vivere oltre che da visitare, un luogo dove "l'arte si fa" e non solo "si ammira".
Uno studio che punta a creare un’alternativa al polo Uffizi-Palazzo Vecchio grazie al recupero della zona San Lorenzo - San Marco - Accademia. Molte le novità previste dal progetto, compresa l'apertura di un nuovo asse viario tra via Cavour e via Ginori. Saranno tracciati nuovi percorsi di visita con la previsione di utilizzo di nuove tecnologie per una migliore fruizione del Palazzo. Previsto anche il recupero dei sotterranei e l'apertura serale del palazzo. Il nuovo collegamento tra via Ginori e via Cavour, Tramite la riapertura della Galleria delle Carrozze all'interno dell'edificio, è sicuramente uno dei punti di forza dell'intero progetto.
Oltre al rilevante significato urbano la Galleria ha la funzione di risolvere alcuni importanti problemi per quanto riguarda la distribuzione degli spazi dell'edificio e nello stesso tempo creare cortili fruibili e nuovi locali destinati ad attività innovative di promozione delle produzioni toscane: non solo vetrine quindi, ma anche veri e propri laboratori. Per quanto riguarda lo studio per un nuovo e più razionale percorso delle visite, il progetto punta a creare una dimensione "aperta"che integri l'attuale percorso museale – espositivo con altre funzioni disposte lungo un percorso che ruota intorno alla Galleria delle Carrozze e al Cortile dei Muli creando una continuità tra il dentro e il fuori dell'edificio.
Inoltre il percorso recupera la linearità e l'accesso al Museo dei Marmi e ai nuovi spazi espositivi attraverso una suggestiva rampa pedonale che s'impegna dalla Corte dei Muli. Tutto questo per offrire un percorso di visita unitario e coerente con l'eliminazione delle attuali barriere architettoniche. Nell'ambito del progetto è stato considerato fondamentale il ruolo delle nuove tecnologie. Già da oggi la Provincia ha sviluppato alcuni interventi sperimentali dalla Stanza di Lorenzo che saranno largamente utilizzati a sussidio della fruizione del Palazzo sia mediante stazioni multimediali disposte lungo i percorsi che mediante la realizzazione di veri e propri pannelli interattivi su supporto digitale.
Un'altra grande opportunità tecnologica riguarda la possibilità di ricostruire virtualmente ambienti e realtà non più esistenti. Mostrare al visitatore ciò che era e ora non è più, descrivere le tappe della trasformazione di un edificio, di uno spazio, di un grande affresco. In questo quadro multimediale anche il sito web avrà un ruolo sempre più importante, costantemente aggiornato e con un ruolo di informazione e formazione a distanza del Palazzo: dalla storia dei Medici a quella del Palazzo, dei luoghi medicei, alle emergenze culturali diffuse nel contesto urbano.