Fucecchio, 24 maggio 2007. Nasce dalla joint-venture tra il Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio e il Comune di Fucecchio il progetto di valorizzazione a fini turistici del canale dell’Usciana, l’emissario del grande bacino del Padule di Fucecchio. Sabato 26 maggio, dalle 9.30 in poi, è prevista l’inaugurazione di questo suggestivo percorso di sei chilometri, segnalato dai cartelli indicatori, che si snoda lungo gli argini del canale Usciana e che collega il Ponte di Cappiano, da cui passa la Via Francigena, al cratere del Padule di Fucecchio.
Il programma vede il ritrovo presso il Ponte di Cappiano in piazza Giani, il saluto del presidente Gino Biondi e la presentazione del progetto "Usciana: il trekking lungo il canale" da parte del direttore Franco Fambrini. Saranno poi distribuite le cartine del percorso prima della partenza a piedi verso il ponte di Burello, per poi rientrare alle 11.30 a gustare la “merenda sul canale” offerta dalla locale associazione Ponte Mediceo. A seguire ci sarà invece uno spettacolo con gli sbandieratori e i tamburini della Contrada Cappiano.
Una mattinata alla quale tutta la cittadinanza è invitata per avvicinare la popolazione alla passione per l’ambiente, tra cui il nostro emerge per le sue peculiarità straordinarie.
“Sul canale dell’Usciana – spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Fucecchio Riccardo Cardellicchio - è stato realizzato un itinerario percorribile in un’ora e mezzo di trekking o in 40 minuti di mountain bike, che offre allo sportivo una splendida panoramica sulla vallata che si apre, a perdita d'occhio, tra le colline delle Cerbaie e il Montalbano per essere delimitata a nord dalla collina dominata da Monsummano Alto.
Un percorso di straordinaria bellezza, ricco di vegetazione e fauna di alto interesse naturalistico; si pensi che non è escluso incontrare anche le cicogne, che nidificano su un traliccio dell’energia elettrica, ben visibile dal tracciato, ad est del Ponte di Burello”. Si tratta di una coppia, lei nata in cattività vi resta tutto l’anno, lui, invece, nato libero, ogni anno migra verso l’Africa, per ritornare puntuale a primavera. Per un’osservazione più attenta della coppia, basta andare in Via Querciola: il traliccio con il nido è vicinissimo alla strada dove c’è un cartello descrittivo del ritorno della cicogna in Toscana.
Durante il trekking la vista si perde sopra tutta l’area del Padule di Fucecchio. Il paesaggio ha le tipicità delle aree umide, immense pioppete, specchi d’acqua che si susseguono numerosi, collegati dai molti canali. Tantissime le specie faunistiche e vegetazionali di interesse, dai pesci, agli uccelli, ai mammiferi, alle erbe palustri.
“Si tratta di un intervento che ci stava particolarmente a cuore per la valorizzazione del canale sia ad uso degli abitanti, sia ai fini turistici” afferma Gino Biondi, presidente del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio “ intervento che non è isolato ma fa parte di un disegno ampio, che ha già visto la realizzazione di un percorso analogo sulla Valle del Pescia e che vedrà un prossimo percorso sui torrenti Cessana, Nievole, Borra e Vincio”.
Tutti percorsi di valenza naturalistica che hanno quale epicentro il Padule di Fucecchio, la più grande area umida interna d’Italia e che il Consorzio, insieme ad altri enti di volta in volta interessati e coinvolti, intende valorizzare per la popolazione locale oltreché per il turismo ambientale.