E’ la fine di giugno e torna, come le feste comandate, il grande teatro di figura. San Miniato capitale italiana delle teste di legno, dei pupazzi, delle marionette, del teatro di ombre, del teatro di oggetti, del teatro di animazione. “La Luna è Azzurra” è una grande festa, un appuntamento imperdibile per tutti coloro, e sono tanti, che sanno apprezzare le grandi capacità espressive di questo genere teatrale. Il micro e il macro, il grande e il piccolo, tutto quanto serve a narrare storie.
San Miniato diviene un ambiente bizzarro dove cavatappi, scope meccaniche, schiacciapomodori e cucchiai divengono un esercito, dove un bruco alto tre metri diviene farfalla, dove un autobus da cinquanta posti si trasforma nel piroscafo dei “FiliBUStieri”. Il teatro di figura ha la capacità di parlare a tutti, bambini, adulti e nonni; riesce ad essere al contempo colto e popolare ed ha un tasso di creatività ed espressività assolutamente elevato.
Si parte mercoledì 27 giugno con “Clown in libertà” un ‘concerto’ continuamente interrotto, uno spettacolo superpremiato (vincitore del Milano Clown Festival, del Festival Arts de Carrer, di Barcellona, del Premio Otello Sarzi nuove figure del teatro, del Festival I teatri del Mondo di Porto Sant'Elpidio), si conclude sabato 30 giugno con “Niente paura sono solo mostri” una sorta di rivolta degli oggetti quotidiani del tedesco Peter Ketturket.
Dentro, tutta la poetica della “Luna azzurra”: l’utilizzo della città di San Miniato e dei suoi magici ‘set’, l’esplorazione delle più diverse tecniche, dai pupazzi di Italo Pecoretti e di Dante Cigarini, alle marionette a filo della compagnia Marionetas en Libertad e a quelle dell’aretino Paolo Valenti (al quale andrà quest’anno il premio alla carriera “Luna d’argento”) che presenterà in prima nazionale “Il mistero della piccola chiave”. La compagnia italo-cubana Marivelas sarà presente con tre diversi spettacoli tra pupazzi al wood e un racconto per oggetti, ritornerà Laura Kibel e il suo teatro dei Piedi, sarà insieme a Veronica Gonzales con il loro apprezzatissimo “Sonata a quattro piedi”.
E ancora il teatro del Drago di Ravenna e il suo innovativo teatro di tradizione, e ancora le animazioni dei pirati, tutto il fascino dell’uomo proiettile, personaggio principe dell’immaginario collettivo circense, i laboratori per ragazzi con i materiali ecologici e infine i racconti musicali di Teatro Caccabak e di Chiara Bonfanti. Nel giardino della Cisterna, per ultimo ma non ultimo, il progetto “Transity”, un progetto internazionale di cultura teso a favorire percorsi artistici contemporanei, incoraggiando incontri, transiti, approfondimenti tra l’Italia e il Québec.
La Luna è Azzurra 2007 ospiterà il primo movimento a San Miniato, Maniganses ospiterà il secondo movimento a Jonquière (Québec). La compagnia canadese Theatre Cri per la regia di Guyliame Rivard e la compagnia italiana Porte Girevoli per la regia di Claudio Cinelli sono al lavoro per la messa in scena dello spettacolo “Kiwi”, da un testo di Daniel Danis, saranno proposti universi artistici specifici, in relazione alle rispettive visioni del mondo, con le proprie differenze e similitudini culturali.
Ed è questa la sostanza del progetto: due compagnie di teatro di figura che si misurano sullo stesso testo (quest’anno il testo è canadese, il prossimo anno sarà italiano, di Diego Fabbri). Cogliendo al contempo una molteplicità di obiettivi quali la promozione del Teatro di Figura contemporaneo, la diffusione della drammaturgia dei due Paesi e la crescita di gruppi teatrali emergenti.
“Kiwi”, il testo di Daniel Danis, tocca temi sociali scottanti in cui il bambino perduto, che è dentro ognuno di noi, è recuperato grazie alla meraviglia del Teatro di figura, che, con un terzo occhio, percepisce diversamente la realtà e le parole di cui essa si riveste: le associazioni impreviste cambiano il modo di guardare al mondo.
Per riabilitare lo sguardo alla meraviglia, al semplice stupore per qualcosa che ci passa sotto gli occhi ogni giorno, ma di cui non riusciamo più a vedere l’anima. Kiwi, Litchi e gli altri bambini ci parlano, con tutta la sofferenza di vivere e la dolcezza che scaturisce dalla consuetudine al dolore, di un’infanzia a cui è stato negato il diritto di esistere. Attraverso tragici transiti, abusi ed esperienze toccanti, si scontrano, senza pudore, con il mondo agghiacciante e sordo degli adulti.
Ma, “Transity” a San Miniato non sarà soltanto la messa in scena di “Kiwi”.
Lo spettatore della “Luna è Azzurra” dovrà dedicare almeno una serata a viaggiare con “Transity”. Il contesto che accoglierà il passeggero di Transity sarà un contenitore globale per l'intersecarsi creativo di più codici espressivi di diversa provenienza. “Transity, una valigia”, contenente testimonianze di viaggi reali e della mente, spaesamenti, percorsi, moti di esperienze, movimenti, souvenirs. Molteplici suggestioni legate le une alle altre dalla metafora del viaggio…all’accoglienza, hostess e stuarts teatrali - o angeli custodi - guideranno il pubblico in eventi e avventure, all inclusive.
Spettacoli teatrali, concerti di musica, romanze d’opera, performances, installazioni e passaggi low cost per i ritardatari. Attori, marionettisti, musicisti, danzatori, videomakers, cantanti, contastorie, ospiti, pupazzi e anime erranti saranno l’unico voucher valido per andare altrove e altrimenti. Last minutes: sorteggio di un viaggio-premio a Montreal per due persone, settembre 2007. L’imprevisto è previsto a Transity, un evento nell’evento.