Milano, 4 maggio 2007- Se in Gran Bretagna sembra che l’uso del cellulare alla guida senza l’ausilio di un auricolare o di un vivavoce stia aumentando in modo significativo, l’Italia non pare stare meglio. Direct Line, con l’ausilio della società di ricerche inglese PCP Market Research, ha di recente osservato il comportamento dei guidatori in undici città inglesi e ha individuato, in una sola settimana di osservazione, ben 520 guidatori al telefono senza auricolare, nonostante in Inghilterra sia da poco aumentata a 60 sterline la multa per questo tipo di infrazione.
Anche in Italia, tuttavia, il Centro Studi e Documentazione Direct Line ha raccolto dati particolarmente preoccupanti, proprio mentre vengono inasprite le sanzioni per chi parla al cellulare mentre guida (70 euro la multa minima e sei mesi di sospensione della patente).
Nel solo mese di marzo 2007, ad esempio, la Polizia Stradale ha emesso 4.591 contravvenzioni per mancato uso di auricolare o vivavoce, ben il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2006: 3.765 le contravvenzioni staccate nel marzo dell’anno passato; un numero in crescita sensibile anche rispetto al 2005 dove, per lo stesso motivo, erano state comminate 3.254 multe (+41% nel 2007 rispetto al 2005).
Si tratta di una tendenza registrata già nel 2006: le contravvenzioni per mancato uso di vivavoce o auricolare erogate lo scorso anno dalla Polizia Stradale avevano quota 40.349, con un incremento del 10,5% rispetto alle 36.517 del 2005.
Il costo complessivo per i conducenti, a causa di questa infrazione, è stato di 201.745 punti della patente.
Proprio nel 2006 il Centro Studi e Documentazione Direct Line aveva già rilevato, attraverso un’indagine commissionata all’Istituto Nextplora, che solo la metà dei guidatori italiani dispongono di un auricolare da usare in auto e meno del 20% si sono dotati di un impianto vivavoce. In particolare, a Firenze, per quanto riguarda l’uso del telefono cellulare durante la guida, il 48% dei fiorentini dichiara di possedere un auricolare ma solo il 3% lo utilizza realmente! A Verona il dato si abbassa ulteriormente raggiungendo addirittura il 2% di utilizzo.
Bologna la città più virtuosa, dove il 27% degli automobilisti dichiara di farne regolarmente uso.
“L’utilizzo del cellulare al volante è una delle infrazioni più frequenti in Italia”, commenta James Brown, amministratore delegato di Direct Line. “Il problema sta nel fatto che gli italiani, come gli inglesi, non sono consapevoli dei pericoli derivanti che comporta l’uso del cellulare alla mano mentre si è alla guida. È necessaria una vera azione di educazione e informazione, perché i rischi sono molto elevati, come dimostra anche una ricerca che abbiamo affidato recentemente al centro britannico Transport Research Laboratory (T.R.L.), che si occupa di test sulla sicurezza stradale: parlare al telefono cellulare mentre si è al volante può essere ancora più pericoloso della guida in stato di ebbrezza”.
Continua James Brown: “Guidare con la massima prudenza abbassa i fattori di rischio per chi guida e per tutti i cittadini ed è anche il modo migliore per risparmiare sull’assicurazione auto, il cui prezzo dipende in modo diretto dai rischi rappresentati dai comportamenti degli automobilisti”