Venerdì prossimo ad Arezzo l’inaugurazione della mostra dedicata a Piero della Francesca e le Corti italiane, che resterà al Museo nazionale di Arte medievale e moderna dal 31 marzo fino al 22 luglio prossimo. Sarà uno dei maggiori eventi culturali del 2007, con oltre cento opere che arriveranno da tutto il mondo per raccontare ai visitatori i luoghi, il clima, la cultura, i protagonisti e gli incontri nelle corti medievali italiane che hanno segnato l'arte e la figura del maestro. Oltre ai capolavori di Piero arrivati in prestito dall’Accademia di Venezia, dal Louvre, dagli Uffizi, sarà possibile ammirare una selezione di dipinti di artisti a lui contemporanei, di disegni, medaglie, manoscritti e tutto quanto è stato considerato utile a ricostruire la vita e l’arte del maestro di Sansepolcro.
Già oggi ci sono oltre 20.000 prenotazioni, un numero superiore ad ogni previsione, per quella che si annuncia come un’esposizione straordinaria, in grado di attirare l’attenzione degli amanti dell’arte di tutta Europa e oltre. Piero della Francesca, caposaldo dell’arte rinascimentale, protagonista della cultura ed innovatore del linguaggio figurativo di un’intera epoca, ha segnato nel profondo il territorio e l’universo culturale toscano. Attraverso i capolavori esposti in un percorso che si snoda su tre tappe (Arezzo, Sansepolcro e Monterchi), i visitatori potranno compiere un viaggio dentro ed intorno a Piero della Francesca e alle sue terre, a contatto con gli artisti che lo influenzarono e che da lui trassero modelli ed ispirazioni.
La mostra dedicata a Piero sarà anche l’occasione per sottolineare ancora una volta il ruolo che la Toscana ha avuto nello sviluppo dell’arte italiana e mondiale. Piero della Francesca fu un artista “in viaggio”: dalla sua casa natale di Sansepolcro si spostò a Perugia, visse nella Firenze di Cosimo il Vecchio, soggiornò presso la corte estense di Ferrara, poi a Roma ed infine Urbino, presso la corte dei Montefeltro.