Sesso, droga e rock and roll! La Corea della frenetica modernizzazione è anche questo. Così si vive ai margini delle più grandi città, dove la gioventù nullafacente vive tra reati e insoddisfazioni. ‘Tears’ (Lacrime) è un agghiacciante e particolare ritratto della Corea di oggi che, in anteprima italiana, ci viene offerto dal regista Im Sang-soo. ‘Tears’ è un film che ha emozionato e impressionato il Festival di Venezia del 2001, un film girato in digitale e recitato da attori non professionisti.
E’ un film che, penetrando nel cuore della Seoul emarginata, riflette su violenza, solitudine, amicizia e criminalità ai margini delle grandi metropoli. L’appuntamento è per domani (domenica 25 marzo) alle 20.15 nell’ambito della terza giornata del Samsung Korea Film Fest.
La giornata sarà aperta alle 15.30 da ‘Festival’ di Im Kwon-taek, una commedia drammatica che documenta minuziosamente i rituali del funerale tradizionale coreano.
Alle 17.30 ‘Woman on the beach’, l’anteprima nazionale di Hong Sang-soo, vero regista di culto tra i cinefili francesi, considerato da molti occidentali come la più valida alternativa a Kim Ki-duk.
Il film racconta la storia di un ufficiale di Marina che si innamora di Peggy, la moglie di un pittore cieco: dopo un drammatico confronto tra i due, la donna sceglie di restare accanto al marito. La terza giornata del Festival si concluderà con la pellicola di Im Kwon-taek ‘Aje Aje Bara Aje’, una riflessione sulla dottrina buddista che, attraverso le vicende di due monache, si allarga a considerazioni sulla società coreana e sulla sua recente politica.