Rosignano Marittimo: le bellezze da scoprire nel litorale toscano

Redazione Nove da Firenze
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20 marzo 2007 00:00
Rosignano Marittimo: le bellezze da scoprire nel litorale toscano

Firenze 19 marzo 2007 - Ciò che rende la Toscana una regione unica al mondo quanto a bellezze paesaggistiche e architettoniche è il fatto che ogni suo angolo, anche il paese più piccolo e meno conosciuto, racchiude in sé una lunga storia e un'abbondanza unica di scorci suggestivi da cui ammirare il panorama circostante. Spesso, nel raggio di pochi chilometri, si passa dal mare alla collina, dal caldo al freddo, dal blu intenso del Tirreno alle distese verdi o dorate dell'entroterra.
Fedele esempio di questa caratteristica tutta toscana è il comune di Rosignano Marittimo con le sue frazioni: un territorio in cui è possibile spaziare dal paesaggio agrario a oriente alla pianura costiera con la verdeggiante macchia mediterranea a occidente.

Oggi le bellezze del comune e dei suoi dintorni sono raccolte in un ricco catalogo edito da Polistampa con il titolo Rosignano Marittimo (pp. 240, euro 34), illustrato attraverso i vivi colori delle fotografie di Paolo Pagnini - docente tra l'altro di composizione e critica dell'immagine - e introdotto da un excursus storico firmato da Edina Regoli. Quello trattato è un territorio complesso, le cui origini risalgono all'epoca etrusca e romana, segnato da profonde contraddizioni (con le industrie a stretto contatto con una natura forte e rigogliosa) ma anche da grandi potenzialità.

Apre il catalogo una sequenza di immagini del capoluogo, fra le quali domina per imponenza il complesso monumentale del celebre castello di origine medievale, arroccato sulla sommità dell'omonimo poggio. Seguono le foto, in forte contrasto con le precedenti, di Rosignano Solvay e delle sue note 'spiagge bianche', del litorale di Vada e di quello roccioso di Castiglioncello. Si passa poi ai paesaggi dell'interno, in cui la collina toscana coi suoi declivi dolci e armoniosi domina incontrastata: Castelnuovo della Misericordia offre allo spettatore paesaggi rurali e boschivi di rara bellezza, percorribili grazie alla fitta rete di sentieri di antico tracciato e ricchi di testimonianze archeologiche (come la necropoli di Pian dei Lupi e la cinta di mura di Monte Carvoli).

Gabbro, sul versante dei monti livornesi, è di antica origine medievale e il suo stretto legame con la città labronica è testimoniato dalla scenografica dimora settecentesca di Villa Mirabello, unico esempio nel livornese di un'architettura di ascendenza rinascimentale. Infine viene illustrata la frazione di Nibbiaia, unico centro del comprensorio di recente edificazione (è sorto nella seconda metà del XVIII secolo), con i suoi splendidi pendii verdeggianti da cui lo sguardo arriva ad abbracciare l'intero arcipelago.
Un volume che vuole celebrare questo incantevole spicchio di costa tramite i suggestivi scatti di Pagnini, ma che si propone anche di colmare, almeno in parte, l'attuale mancanza di pubblicazioni di ampio respiro sulla storia di questa terra.

Francesca Leoncini

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