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Pitti Filati: anteprima mondiale primavera-estate 2008 collezioni di filati per maglieria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2007 13:36

Firenze, 31 gennaio 2007- La qualità e l’importanza delle aziende rappresentate e degli addetti ai lavori che visitano il salone fanno di Pitti Filati il palcoscenico ideale per sperimentare nuove strategie di comunicazione e presentare progetti speciali. Da qualche stagione la manifestazione registra la necessità delle aziende espositrici di dialogare verso l’esterno, alla ricerca di inconsuete forme di comunicazione con il consumatore finale. Un nuovo e insolito movimento che preannuncia importanti evoluzioni nel mercato dei filati per maglieria.
Il 2006 si chiude con il fatturato in crescita, ma ancora con qualche problema sul fronte delle esportazioni.

Le due edizioni di Pitti Filati - con la rassegna dell’eccellenza delle filature italiane ed estere e della ricerca del settore - costituiranno un’importante cartina di tornasole per verificare se i segnali di risveglio, registrati nel 2006, potranno consolidarsi quest’anno o se, all’opposto, troveranno conferma i segnali di rallentamento evidenziati nell’ultimo scorcio dell’anno passato.
Vivienne Westwood firma il primo manifesto di filato. Il gruppo Lineapiù ospita nel suo stand a Pitti Immagine Filati una straordinaria mostra di 16 progetti - molti dei quali inediti - della geniale stilista anglosassone.

La musa del punk ha messo a punto una serie di capi sperimentali con i materiali più innovativi di Lineapiù. La realizzazione dei capi Vivienne Westwood per l'allestimento della mostra Lineapiù è stata possibile grazie alla collaborazione dello Studio Cataldi Group, azienda toscana specializzata nella manifattura di maglieria per stilisti internazionali. I pezzi unici spaziano da mini tuniche con l'incredibile consistenza di un collant a lunghi abiti, dove il tricot arriva a simulare la pelle umana in nuovi giochi di scollature.

Tra i modelli più sorprendenti, un chador nel filato Noir, voile di cotone, che forse potrebbe essere anche la riproduzione di una cotta metallica da cavaliere medievale. L'accessorio è volutamente abbinato a un abito con jacquard-graffiti che inneggiano alla libertà: il primo manifesto di maglia. La mostra è solo l'ultimo capitolo della storica collaborazione tra Lineapiù e Vivienne Westwood, grazie alla quale la stilista è intervenuta al progetto del Master Lineapiù e della mostra di Palazzo Pitti, allestita per i trent'anni dell'azienda.

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