Questa mattina si è insediato in Palazzo Medici Riccardi il ‘Tavolo della Moda’, lo strumento per il coordinamento e lo sviluppo del settore della moda che vede protagonisti tutti i soggetti economici, istituzionali, sindacali, dell’alta formazione e della ricerca.
Promotrice dell’appuntamento di oggi è l’assessore alla Moda della Provincia, Elisabetta Cianfanelli. Insieme a lei sono intervenuti fra gli altri l’assessore al sistema Moda del Comune di Firenze Silvano Gori, alcuni sindaci degli altri Comuni più direttamente interessati dalle produzioni della moda come Simone Gheri (Scandicci) e Marco Mairaghi (Pontassieve), il presidente del Polimoda Ferruccio Ferragamo, l’amministratore delegato di Pitti Raffaello Napoleone, il prorettore dell’Università di Firenze Sandro Rogari, il segretario della Filtea-Cgil di Firenze Cristina Settimelli.
Lo scenario competitivo internazionale vede l’affermarsi di nuovi attori provenienti dai paesi economicamente emergenti, che rappresentano sia una sfida sia un rischio per il prodotto italiano.
Il Tavolo della Moda è nato per rispondere in modo appropriato alle esigenze e alle problematiche del mercato.
“Vogliamo promuovere all’interno del sistema moda fiorentino – ha detto oggi l’assessore Elisabetta Cianfanelli - un forte rilancio internazionale per incrementare la competitività dei livelli di produzione. Il progetto punterà su una differenziazione e un’implementazione dell’artefatto italiano congiuntamente ad azioni capaci d’interpretare le nuove tendenze stilistiche ed i nuovi stili di vita.
Uno degli obiettivi di maggior rilievo è quello di aumentare il numero di aziende che commercializzano il prodotto moda o parte di esso per rendere più visibile il ‘Fatto in Firenze’ sullo scenario internazionale come sinonimo di qualità e di unicità”.
“Il sistema moda fiorentino è caratterizzato – ha poi ricordato Cianfanelli - da un ricco sistema di imprese, famose ‘maison’ leader a livello internazionale, e da una storicizzata cultura del ‘saper fare’, congiuntamente ad una filiera di alta formazione tecnica ed intellettuale, capace di interagire con il sistema produttivo ed interpretarne i contenuti strategici”.
Il Tavolo della Moda è il luogo in cui da oggi tornano ad incontrarsi i rappresentanti di associazioni di categoria, di Università e i sindaci del comprensorio, per legare con un unico filo gli investimenti nella ricerca applicata e nei trasferimenti di sapere, potenziando i processi d’informazione e di sperimentazione di nuove tecnologie e tecniche produttive.
“Ringrazio Elisabetta Cianfanelli per aver cominciato il nuovo percorso del Tavolo”, ha detto l’assessore Silvano Gori, che ha rilevato l’esigenza di concentrarsi su obiettivi specifici, la lotta alla contraffazione, la formazione, la promozione dei brand locali meno noti.
“Facciamo cose fattibili e raggiungibili, usiamo gli strumenti che ci sono ma acceleriamo” ha detto Raffaello Napoleone, che in dettaglio ha poi indicato problemi come l’acquisizione della Fortezza da Basso, le infrastrutture di trasporto, i collegamenti aerei.
Per Ferruccio Ferragamo è essenziale la formazione.
Il Polimoda sta svolgendo un ruolo fondamentale, coinvolgendo forze anche dall’estero. Il Tavolo è lo strumento per i successivi step e per allineare le attività dei vari gruppi che operano nel settore.
“ Bisogna fare sistema, condividere le linee di politica industriale”, ha aggiunto Cristina Settimelli.
“Il Tavolo va reso operativo, è essenziale fare sinergia, dopo gli obiettivi bisogna stabilire con chiarezza le risorse per raggiungerli” ha affermato il sindaco di Scandicci Simone Gheri.
Sulla concretezza che deve assumere l’attività del Tavolo ha insistito pure il sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi, che ha anche detto che San Colombano deve diventare lo strumento istituzionale per l’alta formazione nella pelletteria e che vanno differenziati i compiti delle varie strutture formative.
Analogamente il prorettore dell’Università Sandro Rogari ha sostenuto che devono essere riorganizzati i corsi di laurea del settore moda.
Fra i punti di riferimento del Tavolo il protocollo che sul sistema moda è stato sottoscritto dai protagonisti produttivi: Assindustria, Api, Cna, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil.
Con esso e con la ricostituzione del Tavolo come luogo permanente d’incontro il sistema moda locale ha espresso la necessità di consolidare le possibilità competitive nei mercati in cui già siamo presenti, ma anche implementare le possibilità di penetrazione nei mercati non tradizionali.
Gli obiettivi di fondo sono quelli di perseguire la qualità “totale” del prodotto, legata ad una forte capacità di innovazione e di azioni di marketing tese alla valorizzazione del “marchio”, e di “corroborare” la reattività e l’agilità del nostro sistema di imprese, utilizzando ed allungando l’organizzazione in filiere per estendere la “qualità” in ogni nodo della rete produttiva.