Neonazisti in azione nella notte: segati i rami dell'ulivo del Campo degli Ebrei di Pescaiola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2007 18:46
Neonazisti in azione nella notte: segati i rami dell'ulivo del Campo degli Ebrei di Pescaiola

Arezzo 26 gennaio 2007- Il giorno della Memoria viene segnato da un gesto sconcertante compiuto da ignoti. Hanno nottetempo sfregiato l'ulivo del Campo degli Ebrei a Pescaiola (Arezzo) segandone i rami, ed hanno lasciato sul posto due striscioni. Un gesto di una gravità inaudita compiuto proprio in concomitanza con la ricorrenza della Giornata della Memoria (27 gennaio).
L’Arci esprime la più ferma e decisa condanna per il gesto sconcertante: "Un gesto che non deve essere sottovalutato, non si tratta di giovani sprovveduti, di innocenti goliardi, ma di persone che devono essere individuate ed isolate.

L’invito a tutta la cittadinanza è quello di unirsi con ancora maggiore forza contro questi estremismi nazifasciti e partecipare in massa alle tante iniziative dedicate alla Giornata della Memoria che in questi giorni si svolgono nella nostra provincia. L’invito è anche per le autorità giudiziarie affinché individuino al più presto i responsabili di questo scempio".
"Un episodio gravissimo e intollerabile, da condannare nel modo più assoluto". Così il presidente del Consiglio regionale toscano, Riccardo Nencini, commenta gli atti vandalici.

"Scegliere le celebrazioni del Giorno della memoria per simili ostentazioni è ancora più vergognoso - aggiunge Nencini - Episodi come questo ci ricordano di non abbassare mai la guardia, chiedono a tutte le istituzioni democratiche e ad ogni cittadino di vigilare costantemente". "La memoria del passato - conclude il presidente, che proprio stamattina ha presieduto la seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana a Siena - dev'essere sempre anche attenzione incessante per il presente e monito per il futuro".


“Questi luoghi sono molto importanti perché sono strumenti per coltivare la memoria”. Lo ha dichiarato oggi a Siena Alessandro Starnini, vicepresidente del Consiglio regionale toscano, all’inaugurazione delle “Stanze della Memoria”, un museo ricavato all’interno dell’ex “Casermetta”, in cui i fascisti interrogavano e torturavano gli oppositori del regime. All’iniziativa era presente anche il presidente dell’Istituto storico della Resistenza senese, Vittorio Meoni. “Senza il lavoro fatto per questo museo la memoria si perderebbe – ha aggiunto – E’ necessario far transitare il ricordo di quei giorni alle nuove generazioni.

E la cosa più difficile sarà mantenere aperti questi luoghi anche fra cinquant’anni. Dobbiamo quindi assicurare un futuro all’antifascismo e immaginare l’antifascismo del futuro”. Proprio su questo tema il Consiglio regionale sta organizzando un convegno. “L’antifascismo è libertà e diritti contro la dittatura, è anti-razzismo e convivenza, è dignità della persona umana contro la barbarie, è anche la pace contro la guerra”, ha affermato Starnini. “Ora più che mai il mondo ha bisogno di questi valori – ha concluso il vicepresidente – e dobbiamo dare contemporaneità a questo pensiero”.

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