Un maggior coinvolgimento della famiglia Bartali e un ampliamento della base associativa, un rapporto più stretto col circolo L'Unione per le funzioni che gli competono, iniziative per promuovere e diffondere l'attività del Museo, impegno degli enti proprietari a reperire risorse e fonti di sostentamento per sviluppare nuove iniziative. Sono questi i punti principali concordati al termine di un incontro, sulle problematiche e prospettive, e dove sono stati messi sul tavolo tutti gli elementi che hanno impedito una gestione che esprimesse tutte le potenzialità del Museo del ciclismo di Ponte a Ema intitolato a Gino Bartali.
All'incontro, che si è svolto oggi in Palazzo Vecchio, erano presenti gli assessori allo sport del Comune di Firenze Eugenio Giani e di Bagno a Ripoli Silvia Tacconi, il presidente dell'Associazione Amici del Museo del ciclismo Gino Bartali Andrea Bresci e i componenti del consiglio direttivo e i sindaci revisori dell'Associazione. "L'incontro che si è svolto in un clima sereno e cordiale - ha sottolineato l'assessore Giani - è servito per affrontare una serie di aspetti che finora non hanno consentito al Museo di ottenere il successo che merita.
Le soluzione concordate daranno certamente un nuovo impulso a questo che rappresenta un importante riferimento della storia dello sport e del ciclismo in particolare".