Il 6 giugno il Museo del Tessuto di Prato ospita la seconda giornata dell'evento finale del progetto Interreg III B Medocc la Tela di Aracne.
Iniziato nel giugno 2004, il progetto coordinato dal capofila Regione Toscana ha visto la partecipazione di 13 partner da 6 paesi affacciati sul mediterraneo (Italia, Spagna, Francia, Grecia, Marocco e Tunisia) impegnati nella sperimentazione di azioni a sostegno dell'imprenditoria femminile nel settore tessile.
Uno degli aspetti più significativi del progetto ha riguardato l'importanza della riscoperta e rivalutazione della secolare tradizione tessile delle diverse aree, intesa come forte valore aggiunto da recuperare per favorire la nuova fioritura di una produzione tessile mediterranea di qualità.
In questo contesto, i musei svolgono un ruolo di primo piano, in quanto luoghi preferenziali di recupero della memoria produttiva e conservazione di un patrimonio tessile antico e preziosissimo, che in passato ha fatto la fortuna economica di molte aree, troppo frequentemente destinato ad una grave e irrimediabile dispersione.
Ma la funzione dei musei, secondo il progetto, non si limita alla funzione di mero luogo di conservazione.
La sfida consiste nel fare in modo che essi divengano luoghi privilegiati per il recupero e la messa a valore del patrimonio, attraverso lo studio, la valorizzazione, la conservazione, ma anche e soprattutto favorendo le reinterpretazioni creative, finalizzate alla produzione di nuovi tessuti, abiti, accessori il cui valore intrinseco consista nel loro collegamento con la tradizione.
Non si tratta di riprodurre in modo meccanico gli oggetti del passato, ma di conoscerli e riproporli in chiave contemporanea, dal punto di vista del design, delle tecniche esecutive, degli accostamenti di colore, ecc.
Il tutto avviene nella cornice della mostra "Intrecci Mediterranei", che celebra proprio le origini e lo sviluppo della tradizione tessile mediterranea, attraverso 80 opere dall' XI al XVII secolo provenienti da 13 musei.
La giornata del 6 giugno presso il Museo del Tessuto di Prato ha quindi l'obiettivo di fare il punto sui risultati raggiunti dal progetto, che consistono da un lato nella realizzazione di un modello sperimentale, il "Museo-Atelier", divulgato tramite un CD, che permetterà ad ogni territorio o museo di avviare la sperimentazione su questo tema, dall'altro nel presentare i risultati di alcune delle sperimentazioni avviate nel progetto.
Sarà quindi possibile vedere allestite nella suggestiva cornice della mostra "Intrecci" una serie di opere di arte contemporanea realizzate da artisti siciliani che hanno lavorato sulla tradizione tessile siciliana e mediterranea presso il museo-atelier del Museo delle Trame di Gibellina, oppure capi ed accessori sviluppati da aziende in collaborazione con il Dipartimento di Design dell'Università di Palermo. Per la Toscana sono presenti i lavori sperimentali di 14 artigiane che ispirandosi al patrimonio tessile del museo del tessuto ed allo studio delle tecniche antiche mediterranee qui effettuato attraverso una serie di corsi pratici hanno prodotto prototipi per borse, accessori arazzi, oggetti in feltro, magliette, sperimentando anche l'utilizzo della lana di pecora e agnello di Zeri in Lunigiana.
"E' stata un'esperienza importante, che crediamo produrrà effetti positivi e speriamo anche duraturi" - commenta Guido Pugi, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto.
"Il Museo si sta strutturando sempre di più per mettere a disposizione di designer, stilisti, artigiani ed aziende il vasto patrimonio tessile, diventando un luogo dove la conservazione e lo studio del patrimonio trovano un'immediata applicabilità pratica negli importanti stimoli creativi verso il mondo della produzione sia artigianale che industriale. E' un altro modo di produrre secondo criteri di qualità. Quanto alle artigiane, sappiamo che alcune di loro grazie al progetto stanno diventando imprenditrici, e si parla già della costituzione di un consorzio tutto al femminile: un risultato concreto e importante".
Sulle stesse tematiche convergono poi gli incontri organizzati nel pomeriggio: la prima sulla qualità dei prodotti tessili ed il valore della ricerca (in questo caso stilistica e di design, più che tecnologica) - con interventi di Aurora Fiorentini, l'Università di Palermo, il Lanificio Leo ed il Polimoda - l'altra sulle strategie di promozione del tessile di qualità - con interventi dalla Scuola Superiore di Sant'Anna di Pisa, il Badiani Studio di Prato, la Pafasystem azienda meccanotessile di Montale specializzata nella produzione di macchine per filati fantasia superleggeri.
I lavori della giornata verranno aperti dagli interventi delle autorità, dei rappresentanti delle associazioni di categoria e da alcuni esperti del settore: il Sindaco di Prato Marco Romagnoli; Raffaella Pinori, Vice-presidente dell'Unione Industriale Pratese; Guido Pugi, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato; Maria Rosaria Milazzo, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile di Prato; Marco Pieragnoli, Responsabile Confartigianato Moda Toscana; Roberto Fabbri, Presidente CNA Federmoda Prato.
"La Tela di Aracne è oggi una solida realtà nel settore tessile/abbigliamento su cui il sistema produttivo toscano può puntare per crescere -dichiara Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana- in nome dello sviluppo di qualità e del consolidamento dei rapporti di cooperazione nell'area mediterranea.
Ciò è avvenuto grazie alla preziosa presenza dei musei atelier - in particolare quello ospitato dal Museo del Tessuto di Prato - ovvero degli spazi fisici d'incontro e di scambio di esperienze tra i partners e tutti gli attori del settore tessile, utili a mettere il patrimonio (manufatti, fondi documentali) a disposizione di designer, stilisti, artigiani ed imprese come fonte d'ispirazione per le loro attività creative, ma anche a promuovere il lavoro delle donne nel settore d'interesse e valorizzare gli aspetti dell'artigianato artistico, prestando un'attenzione particolare al ruolo delle donne nella conservazione e nello sviluppo dell'artigianato tessile artistico mediterraneo.
I musei atelier costituiscono anche un laboratorio creativo di ricerca, sperimentazione, formazione/informazione, diffusione del know how artistico tessile. Il partenariato della Tela di Aracne intende sviluppare sinergicamente creazioni tessili, frutto delle diverse culture, della forte tradizione degli uni, della predisposizione verso nuove tecnologie degli altri, con la volontà di lasciare un grande spazio d'intervento all'espressione del sapere femminile. Allo stesso tempo vuole creare una rete densa e stabile di relazioni tra attori del settore T-A (imprenditori, studenti, esperti, ricercatori, università/scuole, operatoriŠ) che sia di stimolo all'immaginazione, ai rapporti commerciali e di cooperazione, per inserirsi nel mercato internazionale".