Firenze 28 novembre 2006- Il Sistema camerale regionale e quello nazionale oggi si ritrovano uniti per esprimere la loro critica ad una legge finanziaria che penalizza le imprese e le stesse Camere. In questi ultimi mesi abbiamo assistito a numerose proposte, spesso emendate, tese più a ristabilire una situazione economica, sicuramente complessa, piuttosto che dare sostegno a quella timida ripresa che a partire dalla fine del 2005 abbiamo iniziato ad intravedere. Riteniamo che le disposizioni approvate con la legge finanziaria 2007 alla Camera dei Deputati e con la Legge Bersani-Visco del luglio scorso non vadano nel senso auspicato.
Anche le Camere di Commercio, Enti autonomi che non gravano sulla finanza pubblica, ma vivono di un proprio tributo, vengono penalizzate con consistenti tagli alle spese di gestione, alle risorse finalizzate alla promozione del territorio e con il reiterato blocco alle assunzioni di personale; ciò comporterà una riduzione della loro capacità di intervento a sostegno dello sviluppo locale: la loro vera ed unica missione. Se le imprese ritengono che le Camere di Commercio siano una Pubblica Amministrazione affidabile e che la loro azione negli anni è stata utile per la loro crescita, è stato grazie alle scelte che gli Amministratori camerali hanno fatto, riallocando risorse a favore della "competitività dei sistemi economici locali".
Al Governo, in questi mesi, non abbiamo chiesto "denaro", ma abbiamo chiesto di poter essere messi in condizione di portare avanti, in un contesto sempre più competitivo e difficile, quelle azioni settoriali che riteniamo utili per far crescere le imprese: l'innovazione tecnologica ed organizzativa, l'internazionalizzazione delle attività, il credito agevolato, le infrastrutture materiali ed immateriali.
Le stesse azioni che le imprese ci chiedono a gran voce. Le disposizioni approvate ci penalizzano, limitando la nostra capacità d'azione, e di riflesso penalizzano le imprese del nostro territorio.
«Gonfalone della città alla manifestazione di Roma per protestare contro la legge finanziaria dell'attuale Governo Prodi». Lo chiede, in una lettera al sindaco, il capogruppo di Forza Italia, il senatore Paolo Amato.
«Il Gonfalone - ricorda l'esponente del centrodestra - ha partecipato a diverse manifestazioni contro le leggi finanziarie dell'allora Governo Berlusconi».
«Tanto più - prosegue la lettera - che Lei stesso sembra condividere molte critiche alla Finanziaria. Perlomeno stando alle sue dichiarazioni da presidente dell'ANCI e all'intervento da Lei tenuto alla recente assemblea della CNA».