FIRENZE, 27 novembre 2006- Seppur migliorata la Finanziaria resta una manovra eccessivamente onerosa per i bilanci dei comuni, specialmente in rapporto al contributo di altri comparti della pubblica amministrazione. Questo il punto principale emerso dal Direttivo di Anci Toscana che si e’ tenuto questa mattina a Firenze. La discussione sulla legge finanziaria si e’ soprattutto incentrata sull’eliminazione del contributo di soggiorno e la previsione del taglio dell’1% ai costi del personale degli enti locali.
Collocandosi inoltre sulla stessa linea dell’ANCI Nazionale, l’associazione dei comuni toscani ha fatto proprio il documento votato dal Direttivo nazionale del 23 novembre scorso.
Oltre al giudizio fortemente negativo sulla legge finanziaria per la parte relativa agli enti locali, nel documento emergono alcune modifiche che vengono richieste per il miglioramento del testo, senza prevedere oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato.
L’Anci Toscana chiede ai senatori eletti nei collegi regionali di sostenere queste istanze in occasione della presentazione della Finanziaria a Palazzo Madama e adoperarsi a favore delle modifiche richieste.
"Abbiamo funzioni che in questa Finanziaria ci vengono tagliate.
Ancora una volta c'è confusione sul ruolo delle Camere di Commercio, Enti con autonomia funzionale che dallo Stato non ricevono risorse e il cui compito principale è la promozione del territorio."
"Non si capisce perché lo Stato debba intervenire su entrate che arrivano dalle imprese attraverso il diritto annuale, senza che, oltre tutto, di questo risparmio il bilancio statale tragga beneficio".
Ad affermarlo è il presidente della Camera di Commercio di Firenze Luca Mantellassi in merito alle riduzioni contemplate dalla precedente Finanziaria, dal Decreto Bersani e che verranno totalmente confermate dalla Finanziaria 2007, secondo il testo in discussione alle Camere.
In particolare la Finanziaria impone di ridurre le risorse destinate a Studi, Convegni, Mostre, Consulenze e Pubblicità, in altre parole "si tagliano i soldi funzionali ai servizi per lo sviluppo del territorio".
Così è successo che la Camera fiorentina nel 2006 vede crollare del 60 per cento gli investimenti consolidati nel 2004 in questi ambiti.
""Mi riferisco - aggiunge - alla partecipazione in Mostre internazionali, che per molte delle nostre imprese rappresentano un'occasione e un contributo concreto verso il processo di internazionalizzazione".
Nel 2006 la Camera fiorentina ha portato 3.500 imprese all'estero.
Ma sono importanti anche voci come studi e convegni che hanno permesso nel corso degli anni studi di fattibilità - un esempio, quello per la realizzazione della bretella Prato-Signa - determinanti per la promozione dell'economia locale. E ancora le spese per la consulenza che hanno portato all'introduzione della smart card. Tale semplificazione amministrativa ha fatto risparmiare oltre 780 milioni di euro alle imprese italiane in tre anni.
Più incisivo è il limite per l'investimento pubblicitario che passa, per Firenze, da ¤ 526.594,59 nell'anno 2004 a ¤ 212.631,27 del 2006.
L'iniziativa della Camera fiorentina si lega a quella condotta da tutte le Camere italiane che domani faranno sentire la loro voce nei propri territori.