Firenze – L’intuizione è da attribuire a Carl Rogers, psicologo dell’Illinois, Stati Uniti, che partendo dal convincimento che il bisogno di autorealizzazione è la motivazione principale del comportamento umano, elaborò una tecnica chiamata “terapia non direttiva” o “terapia centrata sul cliente” in base alla quale lo psicoterapeuta deve instaurare col “cliente” un rapporto di empatia che facilita in esso il raggiungimento di una autonoma comprensione della propria realtà psichica.
Si può dire che l’intuizione è di Rogers in quanto è stato proprio sulla base della sua innovativa modalità terapeutica che, a partire dagli anni Cinquanta, si è affinata la tecnica del “counseling non direttivo”, o semplicemente “counseling”, che dagli Stati Uniti si è diffusa gradualmente in tutto il mondo e quindi anche in Italia, dove ormai da qualche anno esiste la Sico, la Società italiana di counseling.
Nel pomeriggio di ieri, presso la sala Gigli del Consiglio regionale, vi è stata la presentazione del volume “Dall’alienazione alla riappropriazione della salute” curato di Mario Mengheri, edito da Ets di Pisa, e nell’ambito di tale presentazione vi è stata anche e soprattutto l’illustrazione di questa disciplina a metà strada fra la consulenza esistenziale e la terapia psicologica, dove il “paziente” è visto e considerato come un “cliente” che collabora attivamente col consulente nella prassi terapeutica da seguire per il raggiungimento del suo benessere biopsicosociale.
Moderatore è stato Mario Lupi, capogruppo dei Verdi, che ha evidenziato come “è determinante che nella società prenda piede il più possibile la consapevolezza della ricerca del benessere come base di partenza anche per una società più equilibrata” e ha introdotto la presentazione del volume curato da Mengheri definendolo “un libro che ci indica la via della salute”.
Mengheri, psicologo e terapeuta di formazione junghiana, uno dei pionieri del counseling in Italia, docente all’università di Siena, è intervenuto anche in qualità di presidente dell’Airp di Livorno, sigla che sta per Associazione italiana per le ricerche in psicosomatica, una delle poche scuole di formazione per counselor esistenti in Toscana.
“I nostri corsi prenderanno il via il 25 novembre e sono riconosciuti dalla Sico”, ha detto Mengheri.
Che ha precisato: “Il counseling è un intervento professionale orientato alla prevenzione del disagio individuale e sociale e il nostro corso, di durata triennale, è rivolto a insegnanti, psicologi, formatori, assistenti sociali, educatori, ed è centrato sulla personale crescita interiore e sul miglioramento delle capacità relazionali”.
Lupi, da parte sua, ha ricordato l’impegno di lavorare al fine di “vedere maggiormente riconosciute in sede legislativa le discipline del benessere” e per quel che riguarda il volume ha affermato di avere volentieri offerto il proprio contributo “con un articolo sulla promozione della salute in relazione alla sostenibilità dell’ambiente” e al rapporto fra uomo e animale prendendo ad esempio quello fra uomo e cavallo.
Nel corso del pomeriggio sono intervenuti anche il vicepresidente dell’Airp e psicologo Francesco Lamioni, il docente universitario Antonio Puleggio presso l’università di Pisa, la psicologa Bianca Rita Berti docente all’università del Tempo libero di Livorno e l’analista transazionale Elisabetta Disdori, autori di saggi nel libro presentato.
“Nel volume è presente anche un contributo dell’assessore all’Ambiente della Provincia livornese Annamaria Marrocco”, ha detto Mengheri.
Che ha concluso: “Per quanto riguarda il corso di counseling, invece, tengo a precisare che si tratta di un approccio eco-psicosomatico integrato”. (mc)