L’Università di Firenze contro il mobbing. Per ridurre e prevenire il fenomeno si è recentemente costituito in Ateneo il Comitato paritetico, composto in ugual numero da rappresentanti sindacali e rappresentanti dell’Amministrazione, come richiesto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al comparto università (2002-2005) che definisce il mobbing come “una forma di violenza morale o psichica nell’ambito del contesto lavorativo, attuata dal datore di lavoro o da dipendenti nei confronti di altro personale” (art.
20 CCNL).
Il Comitato, dopo aver analizzato la diffusione e le manifestazioni del mobbing e gli eventuali fattori di rischio e protezione, ha lavorato per proporre interventi utili alla prevenzione e al contenimento delle conseguenze negative del fenomeno: sono allo studio la costituzione di sportelli d’ascolto nell’ambito delle strutture esistenti e l’istituzione della figura del consigliere/consigliera di fiducia. A tal riguardo potrebbe risultare significativo ed efficace il contributo del Centro di Orientamento della Facoltà di Psicologia, proprio per le competenze nella ricerca e nel counseling nell’ambito psicosociale che lo caratterizzano.
Il Comitato, composto da otto membri – fra cui un componente del Comitato per le pari opportunità – è presieduto, su delega del rettore Augusto Marinelli, dal preside della Facoltà di Psicologia Saulo Sirigatti che, insieme al direttore amministrativo Michele Orefice, ha assicurato la piena adesione e il convinto sostegno dell’Ateneo all’iniziativa.
Infine l’Ateneo, per combattere e prevenire altre forme di violenza anche nei confronti di studenti e studentesse, sta studiando le modalità per istituire un servizio che, nel pieno rispetto della riservatezza che la materia richiede, possa attivare specifici interventi, anche attraverso eventuali sportelli di ascolto.