Firenze, 16 novembre 2006- Una società nata per gestire la sosta in città e per contribuire alla soluzione del grave problema della mobilità a Firenze fallisce i suoi obiettivi. Dall'analisi del bilancio 2005 - dettagliata nel dossier allegato - emerge una situazione societaria grave, figlia di una cattiva gestione e di operazioni che, se a prima vista sembrano ingenue e superficiali, in realtà celano attività che sembrano favorire terzi e non la collettività. Il caso più eclatante è quello dei prestiti richiesti alle banche, con guadagni per gli istituti di credito a dir poco esagerati.
Eppure il sistema bancario possiede ben il 30% della società: nonostante questo, o forse a causa di questo, per ogni euro che i cittadini spendono per parcheggiare ben 4 centesimi finiscono alle banche sotto forma di interessi.
Sotto gli occhi di tutti quotidianamente, la cattiva gestione dei parcheggi viene esaltata dall'analisi del bilancio: aumentano anno dopo anno i posti macchina a disposizione di Firenze Parcheggi ma diminuiscono i ricavi, come se il vero business fosse la costruzione materiale dei tanti impianti sotterranei e non la successiva gestione utile ad una mobilità sostenibile.
Contestualmente l'utile si dimezza e aumentano le provvigioni di vendita, le spese di rappresentanza, le consulenze e, soprattutto, i compensi agli amministratori della società.
Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione Comunista chiedono perciò conto di tutto ciò al sindaco Leonardo Domenici, eletto per la prima volta ormai sette anni fa, e quindi pienamente responsabile del fallimento economico di Firenze Parcheggi e pienamente responsabile degli indirizzi politici attuati dalla direzione della spa in questi anni.
L'analisi del bilancio
Di seguito sono indicati alcuni dati economici sintetici raccolti dagli ultimi due bilanci.
Analizzando questi valori ci accorgiamo subito di un peggioramento complessivo della gestione economica e di alcune anomalie relative alla gestione finanziaria. Il fatturato diminuisce di oltre 600.000 euro mentre aumentano a dismisura sia i costi di produzione, oltre un milione e 200.000 euro, che gli oneri finanziari per 125.000 euro. L'utile subisce invece subisce un crollo, in un anno viene quasi dimezzato, passando da oltre 3 milioni e mezzo a nemmeno due. Aumentano i debiti contratti verso le banche per ottenere risorse che stranamente non vengono utilizzate: in cassa rimangono infatti fermi oltre 10 milioni di euro.
Analisi sintetica del bilancio Esercizio 2004 Esercizio 2005 Variazioni
Fatturato 16.082.340 15.475.528 -606.812
Costi di Produzione 14.078.191 15.321.225 +1.243.034
Utile operativo 3.661.601 1.960.771 -1.700.830
Oneri Finanziari 520.779 653.646 +132.867
Depositi su c/c bancari 10.273.608 10.398.597 +124.989
Debiti in mutui bancari 16.626.230 17.704.509 +1.078.279
Cattiva gestione
Il bilancio di Firenze Parcheggi è illuminante sulla cattiva gestione della società.
Nel 2005 gli incassi dei parcheggi sono diminuiti del 4% rispetto al 2004, nonostante i nuovi parcheggi di Piazza Sant'Ambrogio e della Fortezza da Basso, che garantiscono ben 1.000 posti in più. Perché accade ciò? E soprattutto perché i costi per servizi e godimento di beni di terzi aumentano di ben 1,6 milioni / euro (+22%)?
Nel dettaglio abbiamo scoperto che aumentano le provvigioni di vendita e le spese di rappresentanza (+71%), mentre le consulenze contabilizzano ben 520.000 euro annui e, soprattutto, i compensi agli amministratori della società (+68%).
Oggi l'amministratore delegato riceve 62.000 euro, il presidente 42.000 euro e il vicepresidente 11.000 euro. Inoltre, come tutti i consiglieri, ricevono una cifra di 190 euro di gettone di presenza per ogni riunione del consiglio di amministrazione. In questo modo la cifra dei compensi lievita fino ad arrivare a 277.053 euro l'anno.
Da sottolineare inoltre come Firenze Parcheggi abbia visto incrementare gli introiti delle multe grazie alla revisione della convenzione con il Comune di Firenze.
Ogni multa emessa da un ausiliare al traffico porta in cassa di Firenze Parcheggi ben 11,40 euro.
Firenze Parcheggi non genera ricavi. Diventerà un peso per la collettività?
Anno dopo anno Firenze Parcheggi diventa proprietaria e gestisce sempre più parcheggi. Nonostante ciò negli ultimi due anni i ricavi sono diminuiti. E' come se una catena di supermercati aprisse sempre più negozi ma vendesse meno prodotti e incassasse sempre meno soldi. Cosa vuol dire questo? I parcheggi, così come sono gestiti oggi, non riescono a generare le risorse necessarie a un equilibrato sviluppo della società.
Le scelte compiute dalla giunta comunale in accordo con la dirigenza della società non sono economicamente sostenibili. Nella fase di progettazione come sono state calcolate le utenze potenziali nelle aree adiacenti i parcheggi? In quale considerazione sono state tenute le esigenze dei residenti con i relativi fabbisogni di posti auto stabili? Dopo molto tempo dall'apertura i parcheggi sono ancora vuoti, ad eccezione di quello della stazione che risponde a reali esigenze degli utenti: che cosa è stato fatto nella viabilità e nelle aree di sosta per incentivarne l'utilizzo? La struttura economica di un'azienda che deve sostenere investimenti così importanti nel futuro corre il rischio di generare delle ingenti perdite anziché valorizzare un patrimonio della collettività.
Perdite che ripianeremo tutti insieme con soste più salate e potenziali aumenti delle tasse comunali.
I rapporti con le banche
Nel bilancio 2005 è interessante la parte relativa ai prestiti chiesti da Firenze Parcheggi alle banche. Abbiamo scoperto che di ogni euro che spendiamo per parcheggiare ben 4 centesimi finiscono alle banche. Sembra poco, ma vuol dire che il tasso applicato dagli istituti di credito sui mutui a Firenze Parcheggi è superiore di 0,70% della media, nonostante che le banche abbiano ricevuto in garanzia, oltre alla classica ipoteca sugli immobili, anche una fideiussione da parte dello Stato.
Questo vuol dire che Firenze Parcheggi, benché le banche siano azioniste della società con il 33,82% delle azioni, paga molto di più in interessi di un qualsiasi fiorentino che chieda un prestito per comprare casa. Abbiamo infatti confrontato i tassi pagati da Firenze Parcheggi a quelli offerti da Mutui On Line, la borsa del mercato dei mutui italiani. Chiunque chieda un prestito di 200.000 euro per acquistare un immobile paga, oltre al tasso Euribor uguale per tutti, lo 0,70% di spread, che indica il guadagno reale della banca.
A Firenze Parcheggi le banche applicano uno spread tra l'1,30% e l'1,90%. E non su una cifra di 200.000 euro, bensì di 17 milioni di euro. A noi pare, francamente esagerato. Non solo. Chiedereste voi un prestito di 17 milioni di euro ad un tasso così alto per lasciarne ben 10 sul conto corrente fermi senza motivo? Noi no. Per Firenze Parcheggi è la norma degli ultimi due bilanci.
La generosità di Firenze Parcheggi non è però rivolta solo verso le banche, ma anche verso altre società.
Citiamo, sempre dal bilancio 2005, il prestito infruttifero fino al 2010 a Firenze Mobilità per la modica cifra di 350.000 euro.
Il Project Financing e le scelte dell'amministrazione comunale
La causa principale della disastrosa situazione finanziaria di Firenze Parcheggi è l'errato e dannoso Project Financing di questi anni. Il bilancio di Firenze parcheggi è stato evidentemente appesantito dalla presa in carico dei parcheggi di Firenze Mobilità che sono una rimessa per la collettività e oltre che ad essere inutili per la città.
Non solo, ora, per i progettati parcheggi di piazza Beccaria e piazza Vittorio Veneto, si arriva all'assurdo che il Comune affida, senza alcuna gara, la realizzazione a Firenze Mobilità e spinge la propria controllata Firenze Parcheggi ad acquistarli da Firenze Mobilità. Il rischio è evidente: Firenze Parcheggi diventa la cassaforte per coprire gli interessi e gli investimenti di Firenze Mobilità. Di tutto questo è palesemente responsabile la Giunta Comunale che, con l'attivazione del Project Financing della Fortezza da Basso, ha messo in moto un effetto a valanga che dilapida soldi pubblici.
In questo contesto il consiglio comunale non ha nessun tipo di potere. Tutta la responsabilità è del governo della città e degli amministratori da esso nominati alla guida di Firenze Parcheggi
Ornella De Zordo: "Azzerare tutto, prima che ne soffra il bilancio comunale"
Per Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo: "Il bilancio di Firenze parcheggi è stato evidentemente appesantito dalla presa in carico dei parcheggi di Firenze Mobilità che sono una rimessa per la collettività e oltre che ad essere inutili per la città.
Non solo, ora, per i progettati parcheggi di piazza del Carmine e piazza Vittorio Veneto, il Comune ne affida, senza alcuna gara, la realizzazione a Firenze Mobilità e spinge la propria controllata Firenze Parcheggi ad acquistarli da Firenze Mobilità. Per Firenze Parcheggi si può tranquillamente parlare di un vero e proprio fallimento aziendale. Tutti i parametri economici sono sballati, incompatibili con una buona gestione societaria. E ancora una volta a farne le spese sono i fiorentini. Il suolo, bene comune per eccellenza, è stato privatizzato e i risultati sono negativi.
E' necessario perciò ripensare da zero l'attuale forma giuridica e ripartire con persone non coinvolte fino ad oggi e con le professionalità adeguate ad una gestione trasparente. Se non cambierà niente Palazzo Vecchio sarà infatti costretto a versare fior di milioni di euro per riparare i guasti dell'attuale gestione".
Anna Nocentini: "Affrontare la questione della forma gestionale mista pubblico-privato"
Per Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista: "Se le cose stanno così, non è più sufficiente chieder correttezza e trasparenza amministrativa; il Consiglio deve essere informato nel dettaglio delle spese così come dei mancati risparmi di gestione perché la Giunta si è assunta la responsabilità di una sovraesposizione di investimenti, evidentemente non redditizi, mentre da anni si chiedono parcheggi scambiatori e non interni alla città; è indispensabile quindi aprire un ragionamento sulla forma gestionale che è stata scelta: la società per azioni mista ha attratto solo capitali privati di istituti bancari, non ha sollecitato iniziativa imprenditoriale, non si è collocata sul mercato ma vive di garanzie monopolistiche, è di fatto un ente strumentale dell'Amministrazione; emerge un cattivo rapporto con i lavoratori, è recente uno sciopero, e pessimo con i cittadini.
Qual è l'utilità per l'Amministrazione e per il Consiglio comunale che non può esercitare di fatto nessun controllo su questa spesa di denaro pubblico? E' quindi indispensabile un'operazione trasparenza sull'operato e una scelta netta per il futuro. Deve essere realizzata l'Agenzia per la Mobilità: su questa, la sua natura giuridica e il suo scopo, deve essere aperta una discussione all'interno della quale si possono aprire spazi per un cambiamento radicale anche nella gestione della sosta."
L'interrogazione al sindaco Leonardo Domenici
In questo contesto Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione Comunista interrogano il Sindaco sul bilancio finanziario di Firenze Parcheggi dell'anno 2005 per sapere: se ritiene corretta la gestione 2005 della società Firenze Parcheggi che, pur disponendo sempre più di parcheggi, ha visto i propri ricavi diminuire di oltre 600.000 euro, mentre sono aumentati a dismisura sia i costi di produzione, oltre un milione e 200.000 euro, che gli oneri finanziari per 125.000 euro, mentre l'utile ha subito un crollo e in un anno viene quasi dimezzato, passando da oltre 3 milioni e mezzo a nemmeno due; per quale motivo c'è stata la riduzione degli incassi dei parcheggi del 4% nel 2005 rispetto al 2004, nonostante i nuovi parcheggi di Piazza Ghiberti e della Fortezza da Basso, che garantiscono ben 1.000 posti in più; per quale motivo sono aumentati i costi nel 2005 per servizi e godimento di beni di terzi di ben 1,6 milioni/euro (+22% rispetto al 2004); per quale motivo sono aumentate le provvigioni di vendita e le spese di rappresentanza (+71%), mentre le consulenze contabilizzano ben 520.000 euro annui e, soprattutto, perché sono aumentati i compensi agli amministratori della società (277.053 euro cioè +68%); per quale motivo Firenze Parcheggi ha concesso un prestito infruttifero fino al 2010 a Firenze Mobilità per la cifra di 350.000 euro; quali siano i motivi del mancato utilizzo di risorse finanziarie di oltre 10 milioni di euro che rimangono fermi nelle casse di Firenze Parcheggi; quali siano i motivi dei 17 milioni di euro di mutui chiesti da Firenze Parcheggi alle banche con un tasso applicato dagli istituti di credito di uno spread tra l'1,30% e l'1,90%, quindi ad un tasso superiore alla media.
Cos'è la Firenze Parcheggi?
Firenze Parcheggi è una società per azioni nata su idea del Comune nel 1988 con l'obiettivo di costruire e gestire parcheggi sotterranei e di superficie.
Tra le attività anche il controllo delle auto nelle Z.C.S., la distribuzione dei permessi di accesso e il noleggio di veicoli elettrici e biciclette.
Firenze Parcheggi gestisce in tutta Firenze ben 5238 parcheggi, così distribuiti: Parterre (1006) Fortezza (642) Viale Pieraccini (296) Sant'Ambrogio (379) Santa Maria Novella (901) Calza (218) Piazza Beccaria (210), Viale Europa. Altri 1586 parcheggi custoditi si trovano in superficie.
Il socio più forte di Firenze Parcheggi è il Comune di Firenze con il 49,47% delle azioni.
Al secondo posto le banche con il 30,03%. Il rimanente 20,5% è suddiviso tra altri soci minori tra cui spiccano la società Autostrade e l'Ataf. Attualmente il presidente della società è Francesco Brizzi e l'amministratore delegato è Piero Certosi. Ecco comunque il dettaglio delle partecipazioni:
Comune di Firenze 49,47
Banca Monte dei Paschi di Siena 10,07
Cassa di Risparmio di Firenze 9,18
Banca Toscana 6,39
Camera di Commercio di Firenze 6,02
Autostrade S.p.A.
5,36
Ataf 5,19
Fondiaria SAI 2,23
Regione Toscana 1,57
Ferservice 1,57
Banca Nazionale del Lavoro 1,50
B.N.L. Partecipazioni 0,66
Comune di Scandicci 0,49
Finoper Firenze S.r.l. 0,30
Totale 100,00
Il consiglio di amministrazione di Firenze Parcheggi
Indichiamo i componenti dell'attuale consiglio di amministrazione di Firenze Parcheggi.
Accanto ad ogni nome troviamo il ruolo e l'ente o l'amministrazione che ha nominato la persona:
Francesco Brizzi Presidente Consiglio Amministrazione Comune di Firenze
Piero Certosi Amministratore Delegato MPS
Elisabetta Tesi Vice Presidente Vicario Ataf
Ambrogio Folonari Vice Presidente CRF
Marco Griffi Consigliere Comune di Firenze
Franco Cardini Consigliere Comune di Firenze
Mirna Migliorini Consigliere Comune di Firenze
Paolo Calosi Consigliere Regione Toscana
Maurizio Brogioni Consigliere Confcommercio
Ferdinando Quattrucci Consigliere MPS
Carlo Lassandro Consigliere Ferservizi
Niccolò Pandolfini Consigliere BNL
Giancarlo Picchi Consigliere Banca Toscana
Sergio Lunardi Consigliere Comune di Firenze
Carlo Nocentini Consigliere Fondiaria
I costi del consiglio di amministrazione di Firenze Parcheggi
Presidente: € 42.000,00 lordi annui oltre il gettone di presenza previsti per i consiglieri.
Amministratore delegato: € 62.000,00 lordi annui. Vice Presidenti: € 11.000,00 lordi annui ciascuno oltre il gettone di presenza. Consiglieri: gettone presenza € 190,00 (residenti Comune Firenze) e ulteriore gettone di presenza per rimborso spese forfettario per coloro che risiedono fuori del Comune di Firenze di € 80,00