Talamone (GR), 20 ottobre 2006- Per la prima volta insieme, pescatori (AGCI Agrital), ambientalisti (WWF Italia) e pescasportivi (FIPSAS), hanno risposto all’appello dei pescatori del Consorzio Piccola Pesca Monte Argentario supportando il loro progetto volontario “Una casa per i pesci”.
Un’iniziativa senza precedenti, avviata l’estate scorsa dai pescatori toscani di AGCI Agrital che hanno dato vita a una campagna di sensibilizzazione e ad una raccolta fondi finalizzata all’ampliamento della posa in opera in mare di blocchi in cemento che, per la loro conformazione, svolgeranno una doppia funzione: quella di dissuadere la pesca a strascico illegale* (entro le 3 miglia dalla costa) e di fornire riparo alle tante specie ittiche che popolano le acque a nord dell’Argentario.
Ai blocchi già posti in opera dall’ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) nel luglio scorso si sono così aggiunti quelli voluti e finanziati direttamente dai pescatori con il contributo dei cittadini, dei turisti italiani e stranieri, di imprese ed enti locali e con quello di AGCI AGRITAL, WWF ITALIA e FIPSAS, che si sono volentieri uniti alla gara di solidarietà. L’iniziativa è illustrata il 20 ottobre a Talamone: ospiti dell’Ammiraglio Biraghi presso il Circolo della Vela, sono intervenuti il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto Ammiraglio Luciano Dassatti , il Contrammiraglio Salvatore Giuffrè, Direttore Marittimo della Toscana, il Presidente del WWF Italia Fulco Pratesi, il Presidente di AGCI AGRITAL Giampaolo Buonfiglio, il Responsabile delle Attività del Demanio della FIPSAS Renato Del Castello, il Comandante del Corpo di Vigilanza del Parco regionale della Maremma Luca Tonini ed biologo Responsabile delle Risorse e Biodiversità Marina dell’ARPAT Romano Baino.
Nell’occasione, oltre alla illustrazione del progetto ARPAT a cui si è collegata l’iniziativa dei pescatori, verrà richiamata l’iniziativa del “Punto di osservazione permanente contro la pesca illegale nel Parco Regionale della Maremma” scaturito da un protocollo di intesa sottoscritto da AGCI Agrital, WWF Italia, Parco Regionale della Maremma e Guardia Costiera nello scorso luglio, che sta entrando in questo mese nella fase operativa, con la consegna ed installazione di strumentazioni informatiche, radio e radar che saranno gestite dall’Autorità Marittima presso una struttura messa a disposizione dall’Ente Parco.