Rapimento del giornalista italiano: ore di angoscia in famiglia
L'inviato di guerra: incontro a Firenze con Biloslavo, Pagetti e Affinito
Montemurlo: una rassegna sulle guerre ignorate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2006 13:28
Rapimento del giornalista italiano: ore di angoscia in famiglia<BR>L'inviato di guerra: incontro a Firenze con Biloslavo, Pagetti e Affinito<BR>Montemurlo: una rassegna  sulle guerre ignorate

Non vogliono soldi i rapitori di Gabriele Torsello il fotografo freelance (pseudonimo Kash, nato ad Alessano, in provincia di Lecce, ma residente a Londra) sequestrato giovedì scorso in Afghanistan: esigono uno scambio con Abdul Rahman, l’afghano cristiano. Alla Farnesina si "prende atto" della richiesta dei rapitori: il governo italiano ha attivato tutti i canali per arrivare alla liberazione. "Siamo fiduciosi" sono le parole pronunciate da Vittoria Augenti, madre del free lance, e «Per favore liberate mio papà» implora il figlio di 4 anni.

Si muove sul filo dell’attualità la rassegna sull’Etica dell’informazione giornalistica dell’Istituto Stensen (Viale Don Minzoni 25).

Ben oltre le intenzioni originarie che già prevedevano una stretta correlazione tra le proiezioni, i temi affrontati, il ricco gruppo di ospiti invitato con il nostro presente. Anche questa settimana, dopo l’omicidio di Anna Politovskaia, una brutta notizia ha sconvolto il mondo giornalistico con il rapimento del fotografo Gabriele Torsello in Afghanistan. E proprio del paese asiatico si parlerà giovedì 19 Ottobre insieme ad Iraq, Libano, Pakistan e molti altri luoghi a rischio per l’incolumità dell’inviato-giornalista.
Si inizia alle ore 21 con la proiezione di “Control Room”, il documentario sul rapporto, schiacciato tra collaborazione e sospetto, tra Al-Jazeera e il comando mediatico dell’esercito americano a Doha, in Quatar.

La Tv satellitare infatti spiega ogni giorno al suo pubblico cosa sta accadendo in Iraq, comprendendo quelle vivide immagini di sangue e di devastazione causate dalla guerra, spesso giudicate come false dai vertici militari americani.
A seguire si terrà la tavola rotonda con Fausto Biloslavo, corrispondente di Guerra e collaboratore de Il Foglio, Il Giornale e Radio24; Franco Pagetti, fotografo nelle zone più “calde” del pianeta per Time ed altri magazine internazionali. Entrambi hanno coperto tutti i maggiori conflitti degli ultimi anni, dalla ex Jugoslavia a Timor Est, dall’Afghanistan all’Iraq.

Sarà presente anche Domenico Affinito (AGR) vice-presidente nazionale di Reporter senza frontiere.
Molti i temi che potranno essere affrontati insieme al pubblico: dal ruolo dell’inviato embedded o libero (come Torsello) al peggioramento generale delle condizioni di libertà di parola e opinione in molti paesi, più vicini di quanto si possa pensare; dalla gestione delle notizie in questo stato di guerra permanente che coinvolge il mondo fino all’Iraq e alla situazione del Pakistan ambiguo alleato occidentale, con un riferimento a Daniel Pearl (inviato del Wall Street Journal ucciso nel 2002) a cui la serata è dedicata.
Ingresso: 6 euro intero, 5 euro ridotto, 3,50 euro Tessera Stensen.

Non solo le guerre in Iraq, in Afghanistan, in Kosovo e in Libano.


È lunga la lista dei conflitti “dimenticati”, ignorati dalle prime pagine dei giornali ma non per questo meno cruenti e drammatici. A queste tragedie ed eventi che hanno sconvolto e sconvolgono popoli e intere terre, dalla Somalia a Timor Est al Kurdistan, l’assessorato alla Cultura e alle Politiche della pace del Comune di Montemurlo, in collaborazione con la scuola media statale “Salvemini – La Pira” e la partecipazione della Provincia di Prato, dedica la rassegna “I conflitti dimenticati”: un ciclo di incontri e conferenze che, fino al 28 ottobre, si alterneranno sul territorio tra i locali della biblioteca comunale” Bartolomeo Della Fonte” e della scuola media.


Sabato 21 ottobre gli occhi saranno puntati sulla Palestina con una conferenza tenuta da Scarcia Amoretti, docente di islamistica dell’università La Sapienza di Roma: l’appuntamento previsto è per le ore 10.30 nella tinaia di villa Giamari.
Da sottolineare il coinvolgimento in queste iniziative dei ragazzi della scuola media, protagonisti della cerimonia commemorativa in programma per giovedì 26 ottobre (ore 12), nel corso della quale sarà piantato un albero in memoria di un bambino desaparecido nel giardino della scuola media.

“La collaborazione con la scuola media – spiega l’assessore alla Cultura e alle Politiche della pace, Fausto Bagattini - diventa così un momento fondamentale nel percorso di educazione e conoscenza della storia da trasmettere alle generazioni più giovani. Dal canto nostro, quella di proporre periodicamente sul nostro territorio temi e spunti di dibattito legati alla diffusione di una cultura della pace, sta diventando un’iniziativa nel segno della continuità, come dimostrano le varie rassegne sulla conoscenza di paesi diversi dal nostro, come Ti racconto la mia Africa”.

Sempre il capitolo drammatico della storia dei desaparecidos sarà discusso nella giornata di giovedì 26 ottobre, in occasione di una conferenza intitolata “11 settembre 1973: il colpo di stato militare in Cile e la tragedia dei desaparecidos” con la partecipazione di Hugo Silva del comitato Lavoratori cileni esiliati. Gran finale sabato 28 ottobre con la premiazione del concorso letterario sui conflitti dimenticati, dedicato agli studenti della scuola media statale (anche questo in collaborazione con la scuola media “Salvemini – La Pira”): l’appuntamento, che sarà preceduto da una conferenza di Federico Battera, docente di storia dell’Africa dell’università di Trieste sul tema “L’Africa ai margini della storia: la Somalia fra conflitto e stabilità” , è fissato per le ore 12 nella tinaia di villa Giamari.

Infine, sempre nei locali della biblioteca comunale, fino al 28 ottobre resterà aperta una mostra documentaria e bibliografica, anch’essa ispirata al motivo dei conflitti dimenticati. Per informazioni ci si può rivolgere alla biblioteca di Montemurlo, 0574 558267.

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