"Noi non possiamo impedire alle autonomie della città di presentare progetti che per altro abbiamo già avvisato essere in forte contrasto con la possibilità di espansione di un aeroporto che è già molto stretto, ma anche lì senza il parere dell'ENAC non si potrà costruire niente, a meno che non si preferisca chiudere l'aeroporto" Sono parole che non ammettono repliche quelle pronunciate ieri sera da Vito Riggio, presidente dell'ENAC, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, ai microfoni di Giovanna Carsetti, inviata di Report la trasmissione di approfondimento informativo di Raitre.
Sull'avvenuta cantierizzazione dell'area di Castello per la caserma dei Carabinieri il presidente dell'organismo regolatore delle attività del trasporto aereo ha inoltre dichiarato come l'ENAC abbia fatto presente alle istituzioni preposte che a Peretola il codice della navigazione è in funzione, e che quindi " chiunque abbia cantierato prima che sia stato completato lo studio sul rischio lo ha fatto a proprio rischio e pericolo dal punto di vista anche delle responsabilità."
Per Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, le dichiarazioni di Vito Riggio aprono nuovi scenari sull'enorme speculazione a danno di una delle ultime aree verdi del territorio comunale.
"Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad accordi e protocolli d'intesa tra Fondiaria, Comune, Provincia e Regione Toscana sulle quantità di cemento da riversare ai margini della pista dell'aeroporto. Oggi ci interroghiamo se Domenici, Renzi e Martini sapessero di questi impedimenti. E qualsiasi sia la risposta ci sembra grave e pericoloso il metodo che ha portato alla firma degli accordi. Le amministrazioni locali hanno firmato senza la minima riflessione tutto quanto veniva sottoposto loro da Salvatore Ligresti.
" Un'ottima trasmissione informativa , seppur con l'erronea mia presentazione ( come tutti sanno sono consigliera di opposizione e non assessore), svela le gravi inadiempenze di chi ci governa.
Dichiarazioni così pesanti e autorevoli, come quelle del presidente dell'ENAC, rimettono in discussione la speculazione da un miliardo di euro di Fondiaria sull'area di Castello. Il sindaco Domenici in prima persona, come primo garante della salute e sicurezza dei cittadini, deve avere il coraggio di tornare indietro . La giunta comunale ha compiuto in questa vicenda passi avventati, mettendo al primo posto interessi che non appartengono ai suoi datori di lavoro, ovvero i cittadini fiorentini. Sull'area di Castello abbiamo assistito ad una doppia speculazione e Unaltracittà/Unaltromondo lo ha sostenuto da sempre.
Se da una parte si è consentito a Ligresti di costruire addosso all'aeroporto, nonostante la mancanza dello studio sul rischio aeroportuale, dall'altra si è garantito a Fondiaria un profitto sicuro, progettando di trasferire gli uffici pubblici in quell'area, su un terreno che nessuna persona dotata di amor proprio e istinto di sopravvivenza avrebbe mai scelto per viverci o lavorarci."
"Unaltracittà/Unaltromondo chiede inoltre che si metta fine a questa farsa della crescita senza limiti dell'aeroporto di Peretola.
Nel rispetto dei lavoratori dell'aerostazione, conciliando i danni che la popolazione confinante di Peretola, Quaracchi e Sesto Fiorentino subisce tutti i giorni, e con la consapevolezza degli ostacoli fisici che non permettono un'ulteriore sviluppo, crediamo che ci si debba fermare alla situazione attuale, lavorando alacremente a migliorare nei tempi e nei modi le rotte degli atterraggi e dei decolli, affinché sia aumentata la loro sicurezza e diminuito il disagio per i cittadini. Il futuro del trasporto aereo fiorentino sarà florido e sicuro solo e soltanto se l'assessore ai trasporti della Regione Toscana, Riccardo Conti, saprà operare a vantaggio dei toscani tutti .
Dando così finalmente all'aeroporto di Pisa la dignità che merita e collegando a dovere il capoluogo al Galileo Galilei. E' un esito scontato se vogliamo mantenere alto l'interesse internazionale verso Firenze e delle altre città d'arte, ma è un esito altrettanto scontato se vogliamo restituire competitività al nostro tessuto economico. Si faccia presto, ogni giorno perso danneggia irreversabilmente le nostre relazioni con il resto del mondo" ha concluso Ornella De Zordo.