Sono rimasto sconcertato e profondamente indignato nel leggere le affermazioni da voi riportate in data 02 agosto 2006, rese nei miei confronti da chi si oppone, per motivi politici, alla missione umanitaria del Consiglio Regionale della Toscana in Afghanistan, ove vengo, fra le altre cose, definito „fondamentalista“. Con questa mia lettera intendo ribadire nella maniera più assoluta che rifiuto energicamente e con sdegno tale qualificazione e che prendo le distanze da qualunque ideologia fondamentalista, di qualsivoglia forma religiosa o politica.
Da oltre venticinque anni mia moglie Gabbriella Bruckmann ed io siamo strenuamente impegnati per contrastare la tragedia tuttora in corso in Afghanistan; il contributo in aiuto della popolazione civile che ho potuto fornire nel corso di questi decenni, grazie alla mia duplice veste di italiano ed afghano, é testimoniato dalle molteplici e concrete opere umanitarie alla cui realizzazione ho partecipato e tuttora partecipo.
Chi, non conoscendo me né il mio lavoro, mi definisce „fondamentalista“, oltre a ledere la mia reputazione mette a repentaglio, per propri fini politici, quanto io ed i soggetti con cui collaboro stiamo facendo per quel popolo martoriato.
Arch. Amirian