Firenze, 12 luglio 2006- «Le politiche e le sfide previste dal Programma regionale di sviluppo (Prs) dovranno integrarsi fortemente tra loro e considerare strategico il legame con il comparto agricolo, così come andranno rafforzate le infrastrutture ed i servizi nelle aree rurali». Sono questi solo alcuni degli appunti fatti dal Presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci, in occasione della Tavola Rotonda che si è svolta oggi presso la sede del Consiglio Regionale della Toscana.
“Innovare le strategie, integrare le politiche, rafforzare le infrastrutture e i servizi, accrescere la competitività di sistema e territoriale per il rilancio dell’agricoltura e lo sviluppo delle aree rurali”.
Questo il tema centrale dell’iniziativa promossa dalla Cia Toscana che in questi ultimi mesi si è particolarmente impegnata per garantire anche all’agricoltura, settore fondamentale dell’economia regionale, un posto di rilevanza nelle politiche generali.
La Cia Toscana, in perfetta linea con le proposte contenute nel documento base del Prs, ricorda che anche il comparto agricolo ha necessità di essere integrato nell’economia generale della regione. Sfida dell’innovazione, sfida del territorio, sfida ambientale, sfida sociale.
Queste le parole chiave del Prs 2006-2010 che vedono pienamente d’accordo la Cia Toscana che rimarca che questi temi dovranno essere legati anche al settore agricolo della regione al quale bisognerà guardare nell’ottica della multifunzionalità e del principio di un’”agricoltura sociale”.
“L’Agricoltura della nostra regione – ha affermato Pascucci – si trova in un particolare momento di crisi strutturale. Per ovviare a queste problematiche occorrerà dare, attraverso il Prs, un valore particolare al comparto agricolo con strategie ed azioni che dovranno coinvolgere tutto il sistema produttivo ed economico regionale ottenendo un suo sviluppo grazie alla crescita e al rafforzamento sia degli interventi settoriali che intersettoriali attraverso accordi di filiera, per esempio, o maggiore integrazione tra territorio e impresa”.
“Nel prossimo Prs – ha affermato il Vicepresidente del Consiglio Regionale, Federico Gelli – saranno privilegiate politiche economiche di sistema.
La Cia, con una costante partecipazione ai tavoli di concertazione, ha in questo senso dato un contributo fondamentale evidenziando le principali lacune di un settore, quello dell’agricoltura, che in Toscana contribuirà a un forte sviluppo di un intervento globale”.
“Occorrerà ripartire dal territorio per rilanciare la sfida dello sviluppo locale sostenibile delle aree rurali – continua Pascucci - cercando innanzitutto di promuovere, insieme a Comuni, Circoscrizioni, Comunità montane e Province, idee progettuali che sulla base del principio della “governance” cooperativa attivino un processo virtuoso di creazione di nuove opportunità economiche per le imprese agricole”.
“Come Uncem sosteniamo che il Prs dovrà dare una discontinuità – ha affermato Oreste Giurlani, Presidente dell’Uncem – seguendo il concetto dell’”urbanocentrismo” perché occorre puntare sullo sviluppo delle infrastrutture.
Il resto delle attività, come anche l’agricoltura, dovrà comunque essere appoggiato perché i territori rurali e quelli montani sono tra i più deboli e tali non devono diventare; questo indica un importante necessità di strategia”. Concetto ribadito anche da Lio Scheggi, Presidente di Urpt. “ Occorreranno strategie forti per risollevare il territorio – ha affermato Scheggi – e la Regione dovrà raggiungere questo obiettivo coinvolgendo le realtà locali, staccandosi dal centrismo delle grandi realtà, che sono quelle che danno vita alle eccellenze produttive della nostra Regione ”.
All’incontro, coordinato dal Vicepresidente della Cia Toscana, Valentino Vannelli, hanno preso parte anche Aldo Morelli, Anci Toscana; Vittorio Bugli, della III Commissione del Consiglio Regionale della Toscana.