del Coordinamento dei Comitati della Piana Fi-Po-Pt
Mentre il governatore Martini, i sindaci della Piana e gli amministratori provinciali se la suonavano e se la cantavano sull’emergenza rifiuti risolvibile, a loro dire, solo con la costruzione di nuovi impianti di incenerimento nella Piana tra Firenze, Prato e Pistoia, i comitati chiamavano a raccolta i cittadini di Campi Bisenzio per ascoltare la loro voce dopo il vergognoso voltafaccia della sindaco Alunni e della sua giunta e mentre l’iter politico continua a fare il suo corso.
In quasi cinquecento hanno risposto.
Alla limonaia di Villa Montalvo si è dimostrato, in una assemblea civile, affollatissima, appassionata, che i cittadini non hanno perso la fiducia nella partecipazione, quella vera, quella che dà la parola a tutti, quella delle decisioni prese insieme, delle proposte delle quali ci si ricorda. E le proposte sono state tante, tutte accomunate dalla volontà di continuare un percorso che passi attraverso l’informazione sulle alternative all’incenerimento e sulle problematiche sanitarie, vecchie e nuove, che continui a chiedere alle istituzioni un confronto paritario che finora non c’è stato, che punti sull’unità della Piana, perché il problema non è dove verranno fatti i nuovi impianti, ma che di nuovi impianti non c’è bisogno e quelli vecchi (Montale è lì per dimostrarlo), sono uno scandaloso esempio di come anche i risultati dei controlli, quando dicono chiaramente che si superano i limiti previsti, vengono ignorati.
Su questo la gente ha insistito molto: nessuno è disposto a scendere a patti nella speranza che tocchi ad un altro. Gli inceneritori non devono essere costruiti, le alternative ci sono, si dimostri la volontà politica, e la capacità, di metterle in atto.
Dall’assemblea di Campi Bisenzio i comitati sono usciti sicuramente rafforzati nella loro determinazione a continuare a lottare: la gente non è stanca, è disposta a scendere di nuovo in piazza, a inventare nuove, seppur sempre pacifiche, forme di lotta.
L’atteggiamento degli amministratori, invece di alimentare forme di qualunquismo e di arrendevolezza, di disinteresse alla politica, quella vera, ha fatto sentire alle persone quanto falsa e sbagliata sia l’idea della democrazia per delega, ha fatto capire che ‘senza la gente non si decide niente’. Noi continueremo ad esserci, per dare voce a chi non viene ascoltato, per difendere la salute e il territorio. Grazie a chi c’era e a chi ci sarà.